GEOPARCO DELL’ETRURIA MERIDIONALE PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA E IL RIEQUILIBRIO DEL TERRITORIO

L’articolo pubblicato domenica 15 marzo 2015 da il Corriere di Viterbo a firma del giornalista Evandro Ceccarelli “Tutti pazzi per la cultura”, mi offre lo spunto per alcune riflessioni sulla importanza di una nuova programmazione che favorisca lo sviluppo economico della provincia. Ceccarelli, infatti, pone in risalto la sottovalutazione che viene fatta delle emergenze culturali estese in tutto il territorio provinciale ed afferma che: “ è qui, nelle campagne della Tuscia, la forza anche culturale di questo territorio”.

Quali sono i motivi, quale “siepe” impedisce ai politici eletti nella Tuscia lo sguardo a tutto il comprensorio, di cui il viterbese fa parte a pieno titolo e cioè l’Etruria meridionale?

Salvo poche eccezioni, tutto ciò che viene proposto e discusso riguarda la città di Viterbo, non concependo che, oltre al dannoso provincialismo ed egocentrismo, non si fanno gli interessi delle popolazioni della provincia e sicuramente nemmeno di quelle che si amministrano.

Per ovviare a questo ritardo culturale da tempo alcune forze politiche, comitati, associazioni ambientaliste e culturali, si prodigano nella sensibilizzazione al riequilibrio del territorio viterbese, colpito dalla forza accentratrice di Roma capitale che lo ha trasformato nella sua periferia, ma anche da quella del capoluogo viterbese.

Allargando lo sguardo, ci si potrebbe accorgere della grande validità delle emergenze culturali e ambientali, “ delle bellezze storico-artistiche che custodiscono i paesi “, come afferma Ceccarelli, ma anche del loro abbandono al proprio destino di decadimento.

L’archiviazione delle provincie e il nuovo disegno di legge in discussione nelle apposite commissioni parlamentari per il riordino delle Regioni, con la creazione delle Macro Regioni, può esserci d’aiuto, se verranno intraprese iniziative tese alla valorizzazione dei nostri beni culturali e ambientali.  Diversamente potrebbe aggravarsi ulteriormente lo squilibrio, divenendo la nostra provincia  più debole e marginale, rischiando di perdere tutte le caratteristiche culturali che la fanno unica, rimanendo assorbita dalla nuova Regione appenninica (Toscana, Umbria, Provincia di Viterbo).

L’Alto Lazio ha subito pesantemente negli anni un mancato sviluppo produttivo ed economico necessario per la sopravvivenza. Se si dovesse arrivare ad un completo assorbimento, la  particolarità della provincia di Viterbo, che poco o nulla ha a che fare con le Regioni di destinazione, rischierebbe di sparire definitivamente.

Anche per questo occorre dare nuovo impulso alla programmazione con proposte realizzabili, sostenute dai cittadini e dalle loro associazioni, che potrebbero  favorire una ripresa dell’economia.

Dobbiamo riaffermare l’appartenenza all’Etruria meridionale, ricca di storia, arte, cultura e natura, che  dobbiamo maggiormente promuovere e far conoscere al mondo intero, attraverso una serie di programmi e progetti e sfruttando il Porto di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino, dove ogni anno passano migliaia e migliaia di turisti e visitatori.

Abitata  sin dall’età del ferro, l’Etruria ha rappresentato il punto di massimo sviluppo della cultura etrusca, intesa come evoluzione di quella villanoviana, dando vita alla migliore produzione artistico-culturale. Basta ricordare siti di importanza storica come Veio, Volsinii, Caere, Tarquinia, Tuscania, Vulci ed altre città per dare l’idea della magnificenza della civiltà tirrenica in questa zona.

La creazione del ‘’Geoparco dell’Etruria meridionale’’ è la proposta che abbiamo avanzato e che vorremo fosse presa in considerazione anche dalla politica. Il Geoparco permetterebbe un riequilibrio territoriale significativo per il viterbese.

Il Geoparco non è il solito Parco, che, nato giustamente per tutelare l’ambiente, ha in realtà fatto l’opposto. Secondo la classificazione UNESCO si definisce ‘’Geoparco’’ un territorio caratterizzato da un ricco patrimonio, sia geomorfologico, che geologico oltre che da una notevole ricchezza culturale, storica e naturalistica. Sicuramente la denominazione UNESCO porterebbe un notevole slancio turistico ed economico di cui la provincia ha fortemente bisogno.

Una delle maggiori particolarità della Etruria meridionale è aver mantenuto inalterata nel tempo quasi l’intera area primordiale, potendo disporre di luoghi vecchi di milioni di anni su cui è stata scritta la storia di questa regione.

La creazione del Geoparco dell’Etruria meridionale è una proposta concreta, avanzata anche in un recente convegno tenuto dal PSI a Ronciglione.

Occorre allora moltiplicare gli sforzi nella sensibilizzazione della politica e delle istituzioni, ripetendo riunioni e incontri con i cittadini, allargandoli alle forze politiche e alle amministrazioni locali.

                                                                                                                                             Raimondo Chiricozzi

2015.03.17

Chiricozzi Raimondo
Presidente Comitato provinciale Viterbo AICS
Vice Presidente Comitato Geoparco dell’Etruria meridionale

 

AICS COMITATO PROVINCIALE VITERBO
GEOPARCO DELL’ETRURIA MERIDIONALE
Tel 0761652027 -3683065221
www.cafevirtuel.it  www.comitatoparcotuscia.it
viterbo@aics.it  geoparcodelletruria@gmail.com
Via Resistenza, 3 – 01037 Ronciglione

 

pubblicato da Il Corriere di Viterbo il 19 marzo 2015

 

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