DALL’EUROPA STOP DEFINITIVO ALL’AEROPORTO CIVILE DI VITERBO

(NewTuscia) – VITERBO – Roma Fiumicino, ed altri aeroporti nella “core network” europea, ma di Viterbo nemmeno l’ombra. Non si farà l’aeroporto nel capoluogo della Tuscia. Viterbo non è stata inserita nel nuovo Piano per lo  Sviluppo aeroportuaale che, invece, ha individuato 31 scali. Negli anni scorsi, infatti, era stata deciso Viterbo come terzo scalo aereo regionale, dove il  Governo avrebbe investito 2 miliardi d’euro, ma successivamente Fiumicino era stato ritenuto, vista la crisi, più idoneo visto che impiegava meno fondi.

Tra i progetti bloccati oltre a Viterbo, lo scalo di Grazzanise.

Ci sono 10 aeroporti intercontinentali in questa rete  nello schema di decreto approvato in conferenza Stato-Regioni, schema di decreti presentato dall’ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che ha ottenuto il via libera, lo scorso 19 febbraio.

Si tratta in definitiva di dieci bacini di traffico, stabiliti  in base ad un criterio che prevede al massimo  2 ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica, per le zone Nord-Ovest,  Nord-Est,  Centro-Nord, Centro Italia,  Campania Mediterraneo-Adriatico,  Calabria,  Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale,  Sardegna.

Tre gli  aeroporti strategici intercontinentali:  Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia e quelli  inseriti nella core network europea: Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania, Cagliari, Bologna, Torino Caselle e  Pisa/Firenze.

Inoltre, in ciascun bacino ci sono quegli aeroporti considerati di interesse nazionale. Si tratta di Milano Linate, Bergamo, Brescia, Cuneo, Genova, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero.

21/03/2015 : 16:51

Laura Ciulli 

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