Geotermia, l’associazione Lago di Bolsena scrive al Ministro all’Ambiente: “Chiediamo attenzione”

Il Presidente dell’associazione Piero Bruni: “Cari amici del Lago di Bolsena, ho inviato la lettera sottostante al Ministro dell’Ambiente ed alle due Sottosegretarie. Ho anche inviato una mail per aggiungere che è di tutta evidenza che se la Sottocommissione presieduta dal Dott. Bordone avesse incaricato un geologo esperto in geotermia (ad esempio il Prof. Borgia) anziché un astrofisico, la valutazione avrebbe avuto esito opposto. Ho anche scritto che non possiamo giocarci il Lago di Bolsena per quella che appare essere una furbata per far apparire democratico e trasparente ciò che nella sostanza non è né democratico, né trasparente. Abbiamo quindi affidato ad uno studio legale la questione per un esposto alla Magistratura. Inoltre abbiamo da tempo informato l’Unione Europea del pericolo d’inquinamento da arsenico del SIC-ZPS lago di Bolsena a causa della geotermia di Castel Giorgio ed hanno risposto che la questione da me sollevata è ricevibile e sarà chiesta alla Commissione Europea un’indagine preliminare sui vari aspetti del problema (prevedo di essere convocato in Aprile 2015)”.

Al Ministro On. Gian Luca Galletti

Alle Sottosegretarie On. Barbara Degani e On. Silvia Velo

goetermiami rivolgo fiducioso a Voi per segnalare l’odore di lobby che emana il parere favorevole espresso il 31/10/14 dalla Commissione di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) per l’impianto geotermico pilota di Castel Giorgio in Umbria.

Detto impianto è ubicato proprio sopra il bacino idrogeologico del SIC-ZPS lago di Bolsena e, secondo il parere di professori universitari e noti geologi professionisti, inquinerebbe di arsenico il lago e la falda superficiale da cui viene estratta acqua per la rete potabile. Il loro parere, ampiamente documentato, fu a suo tempo comunicato alla commissione di VIA.

La parte finanziaria del progetto è della società estera ITW-LKW che, attratta dagli ingenti incentivi governativi italiani, si è avvalsa della consulenza progettuale ed amministrativa del Prof. Franco Barberi che faceva parte della Commissione del Ministero dello sviluppo Economico (MISE): ovviamente il progetto fu presto approvato dalla Commissione.

Il successivo passo da superare era la VIA regionale. Vista la resistenza della Regione Umbria, l’On. Abrignani (PDL) ottenne un emendamento affinché la VIA fosse tolta alle regioni e passata al Ministero dell’Ambiente, evidentemente ritenuto più comprensivo.

Infatti al livello massimo della Commissione di VIA ministeriale è il Presidente Ing. Guido Monteforte Specchi, noto sostenitore della geotermia, tanto che l’Espresso (08.11.2013) gli ha dedicato un articolo “Geotermia che pacchia!” dal quale si apprende che ha collaborato con la società ITW-LKW per propagandare pubblicamente l’impianto geotermico di Castel Giorgio.

A livello intermedio troviamo il Dott. Gaetano Bordone, Presidente della Sottocommissione che designa il Gruppo Istruttore, ossia i tre Commissari ai quali viene assegnato l’incarico di studiare il progetto in questione. Anche il Dott. Gaetano Bordone, concittadino del Presidente Monteforte Specchi, è favorevole alla geotermia, come si deduce dal verbale dell’Assemblea Plenaria, in quanto voleva tacitare l’intervento avverso del Professore Borgia dell’Università di Milano, esperto in geotermia.

L’anzidetta Sottocommissione presieduta dal Dott. Bordone ha designato il Gruppo Istruttore nominando l’astrofisico Dott. Paolo Saraceno, l’avvocato Dott. Vincenzo Sacco e il geologo Dott. Franco Secchieri.

geotProbabilmente i primi due non hanno molto da dire su quello che può accadere a oltre mille metri di profondità in rocce sottoposte a stress termici e di pressione, il terzo è specializzato in ghiacciai alpini, e dal suo curriculum non risulta alcuna esperienza nel settore geotermico. Per correttezza questi “esperti” avrebbero dovuto rinunciare all’incarico per mancanza dei requisiti necessari, ma evidentemente era un incarico da non perdere.

Malgrado l’intervento fortemente contrario del Prof. Borgia, l’Assemblea Plenaria ha votato parere favorevole dopo che il Relatore Astrofisico Dott. Saraceno ha assicurato che sono state previste delle prescrizioni, peraltro non descritte all’Assemblea. Ed è così che la Commissione di VIA ha condannato in meno di un’ora il SIC-ZPS lago di Bolsena.

La catena di montaggio costituita da: ITW-LKW; Barberi; Abrignani; Monteforte Specchi; Bordone; Saraceno; Sacco e Secchieri ha vinto con argomentazioni tecniche impresentabili contro i pareri espressi dagli esperti qualificati. Unisco un opuscolo che spiega con parole semplici i motivi per cui il lago verrebbe inquinato se l’impianto di Castel Giorgio fosse autorizzato: lo hanno capito benissimo anche i ragazzi del bacino lacustre che riceveranno in eredità un lago inquinato dalle lobby.

Il parere della Commissione di VIA non è vincolante per il Ministro che può non tenerne conto, ma il rischio che lo consideri valido esiste. Sarei grato se il Ministro o la Sottosegretaria pertinente per il tema esposto, o un tecnico di Sua fiducia, mi ricevesse per un breve incontro per meglio spiegare il danno ambientale che subirebbe il lago di Bolsena.

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Il Presidente associazione Lago di Bolsena, Ing. geofisico Piero Bruni

Mail: bruni @bolsenaforum.net

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