TARANTO NON E’ LONTANO.IL DRAMMA DELL’ILVA E’ MOLTO PIU’ VICINO DI QUANTO POSSIAMO IMMAGINARE. DOPO I DANNI ARRIVA LA VERGOGNOSA BEFFA DEL GOVERNO RENZI: DECRETO CHE UCCIDE PER LA SECONDA VOLTA LE POPOLAZIONI DEL LUOGO E GLI ITALIANI.(FILE IN ALLEGATO)

*SABATO 7 FEBBRAIO 2015 ORE 15:30 PRESSO IL CIRCOLO LIBERTA’ VIALE LIBERTA’
33 MONZA.PRESENTAZIONE DEL NUOVO LIBRO VENDITORI DI FUMO: UN EVENTO DA NON
PERDERE CHE CI FARA’ COMPRENDERE QUELLO CHE FINO AD OGGI NON SAPEVAMO!!!*

Care/i,
Il sito “produttivo” Ilva di Taranto, forse è l’emblema della produzione
più sporca d’Italia, sporca perche è una fabbrica di veleni per gli operai
che sono costretti a sottostare a tali veleni per un tozzo di pane, mentre
i padroni si arricchiscono, esportando capitali nei paradisi fiscali,
accumulano enormi profitti per corrompere quasi tutta la politica di
Taranto, pugliese e nazionale, per corrompere gran parte delle
organizzazioni sindacali, il mondo della sanità e degli enti preposti al
controllo.
Ovviamente l’Ilva non è l’unico caso, c’è ne sono altri e a
decina,(petrolchimico di Porto Marghera , petrolchimico di Gela, gli
inceneritori, le discariche, i cementifici,le concerie e centinaia di altre
attività industriali disseminate in tutto il territorio nazionale.)
Queste fabbriche dei veleni son identiche ovunque, uccidono e fanno
ammalare gravemente gli operai, le popolazioni , il territorio, devastano
l’ambiente, e sono un potente veicolo di corruzione e d’illegalità diffusa.
Tutto ciò in nome di cosa? il famigerato PIL? Ricchezza per gli operai e le
popolazioni?
NO, E POI NO. PERCHE’ A QUESTI ULTIMI SOLO BRICIOLE IN CAMBIO DELLA PROPRIA
SALUTE E DELLA PROPRIA DIGNITA’.
sappiamo che a tale nostro ragionamento sorgeranno obbiezioni, da parte
dell’esercito che si auto definiscono riformisti responsabili(parola vuota
priva di qualsiasi significato) e i medesimi magari a telefono con i
padroni e corruttori ridono degli operai e delle popolazioni che muoiono e
si ammalano.
Noi diciamo che se ognuno facesse la propria parte, alcune produzioni come
quella di Taranto si possono mantenere ma a patto che ci siano controlli
ferrei e investimenti tecnologici al fine di salvaguardare la salute e
l’ambiente.
Ma noi con le nostre utopie green ci spingiamo oltre e diciamo che una
nuova cultura sulla produzione deve sorgere e cioè puntare sulle immense
fabbriche a cielo aperto di cui dispone il paese(beni culturali,
agricoltura turismo, difesa del suolo, energie pulite, mobilità
sostenibile,rifiuti zero).
PER TUTTI QUESTI MOTIVI VI INVITIAMO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO VENDITORI
DI FUMO: VI ASPETTIAMO NUMEROSI.
GRAZIE.
I PROMOTORI DELL’EVENTO:
Comitato Beni Comuni di MB- Osservatorio Antimafie di MB- Lista civica
Italiana- Coordinamento Comitati No Pedemontana- Unione Sindacale di Base

andrea Bagaglio <andreabagaglio@yahoo.it>: Feb 06 12:52PM

A proposito di ILVA , sarebbe interessante leggere anche il libro ” IN FUGA DAL SENATO ” di Franca Rame ,in cui l’autrice, allora parlamentare rievoca le sue interpellanze alla ministra della salute  LIVIA TURCO ( PD ) circa la situazione sanitari a dei bambini del quartiere Tamburi di Taranto . La ministra non ha mai risposto . Se si fosse preoccupata del problema allora …Andrea   Dott. Andrea Bagaglio  www.unbagagliodinotizie.com

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