SCOPERTA SHOCK dell’Espresso:Perchè Acea salassa i cittadini?Ha affidato appalti a Mafia Capitale

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Ultimamente si sta assistendo ad un salasso da parte di Acea nei confronti dei cittadini,bollette alle stelle.Motivo?

Ecco cosa ha scoperto l’Espresso.

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Acea (precisamente la sezione Ato 2),la multiutility che si occupa di energia, rifiuti e acqua,  ha affidato lavori a persone coinvolte nell’inchiesta di Mafia Capitale. Così i costi delle opere sono lievitati,e chi paga l’aumento?I cittadini nelle bollette..Ovvio…

Una società di proprietà di Riccardo Mancini, su cui pende l’accusa di associazione a delinquere,un imprenditore che, insieme allo stesso Mancini, è finito sotto indagine per estorsione. Un’altra azienda infiltrata dalla ‘ndrangheta. Secondo quanto ha potuto ricostruire “l’Espresso”, sono questi alcuni dei grandi fornitori dell’Acea Ato 2, la multiutility controllata dal Comune di Roma e partecipata, oltre che dalla francese Gdf Suez, dal costruttore Francesco Gaetano Caltagirone. In ballo ci sono appalti milionari serviti per costruire inceneritori, acquedotti, depuratori e reti fognarie nel centro Italia. Contratti in cui, in parecchi casi, sono lievitati notevolmente costi e tempi di realizzazione. Con conseguenti disagi per i cittadini che, quasi sempre, quelle opere le hanno pagate con i soldi delle bollette dell’acqua.

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Teniamo a precisare che l’Acea,è la più grande delle società partecipate dal Campidoglio, un gruppo quotato in Borsa, che conta oltre 7 mila dipendenti e un fatturato di 3,5 miliardi (dato 2013).
Come riferisce l’Espresso,alcuni documenti ufficiali mostrano che la multiservizi ha affidato appalti a imprese di personaggi che figurano nell’inchiesta che ha sconvolto Roma. E non solo. Il collegamento più diretto porta il nome di Riccardo Mancini, finito in carcere a inizio dicembre (ora è libero in attesa dei prossimi passi dell’indagine) perché considerato parte integrante dell’organizzazione criminale che per gli inquirenti operava con metodi mafiosi. Secondo il giudice per le indagini preliminari Flavia Costantini, Mancini era il pubblico ufficiale a disposizione della banda di Carminati, l’uomo capace di fornire «uno stabile contributo per l’aggiudicazione di appalti pubblici»
L’accusa di estorsione non ha però scalfito la popolarità dell’imprenditore,presente lo scorso novembre alla cena di finanziamento del Pd organizzata dal premier Matteo Renzi. E non gli ha nemmeno impedito di continuare a fare affari con società pubbliche. Sul sito della Monaco spa, la più grande delle sue imprese, tra i committenti delle opere in esecuzione ci sono parecchi nomi noti. Regione Lazio, Atac, Roma Metropolitane. Pure Metropolitana Milanese, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico nel capoluogo lombardo. Sette dei quindici cantieri in corso sono stati però appaltati da un’unico gruppo: Acea, appunto.C’è anche un’altra sorpresa che si scopre scorrendo la lista dei fornitori di Acea. Si tratta della Ligeam di Michele Lico, presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia.Di strano c’è che le imprese di Lico sono state colpite da un’interdizione antimafia, confermata recentemente dal Consiglio di Stato. Nei cantieri Ligeam le forze di polizia hanno accertato la presenza di fonitori legati ai Lo Bianco e agli Anello. Sono due famiglie che la direzione distrettuale antimafia considera da anni alleate dei Mancuso, una delle cosche più potenti della Calabria. Proprio quella con cui, secondo i giudici del tribunale del riesame di Roma, «il clan di Massimo Carminati è da anni in affari».

L’Acea oggi ha cambiato gestione. Dopo la vittoria su Alemanno e una lunga battaglia con gli altri azionisti, il sindaco Ignazio Marino l’estate scorsa ha sostituito i vertici aziendali. La società, interpellata da “l’Espresso”, assicura che sarà «inflessibile, nell’ambito delle facoltà concesse alle stazioni appaltanti, nell’allontanare eventuali imprese coinvolte nel malaffare». E promette di fare affidamento su «un nuovo sistema di appalti che, sfruttando le nuove tecnologie, permette controlli in tempo reale».

Resta intanto da capire quanto le scelte della gestione passata abbiano pesato sulle tasche dei cittadini,che ne stanno pagando ora le conseguenze con bollette salatissime.

Fonte : http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/01/15/news/mafia-capitale-gli-apparti-neri-dell-acea-1.195216

 

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