Amato sarà Presidente con Napolitano: come i due papi

19/01/2015

La profezia di Rino Formica: «Serve gente che sappia nuotare in mare, non nella vasca da bagno»

Foto Ansa

«Avremo due papi, due presidenti della Repubbica, il mandato di Napolitano non è ancora finito, durerà per altri cinque anni». Rino Formica, barese, classe 1927, massimo conoscitore del funzionamento politico della Repubblica italiana, già ministro dell’Economia del governo Craxi, socialista, inventore di aneddoti che hanno cambiato il politichese in Italia («La politica è sangue e merda»), non ha dubbi: «Mi pare che chi risponda di più all’identikit del nuovo presidente della Repubblica sia Giuliano Amato. E’ naturale che sia un nome in continuità con il mandato di Giorgio Napolitano, che continuerà a fare politica anche lontano dal Quirinale».

Ne è così sicuro? 
Amato è la personalità che può guidare l’Italia sia per quanto riguarda i problemi che abbiamo con l’Europa, per la crisi economica e finanziaria, sia per quanto riguarda la trasformazione del nostro sistema istituzionale italiano. Nella rosa dei nomi circolati l’unico che ha le qualità di dottrina e esperienza per affrontare questo periodo molto difficile, situazione geopolitica di grande difficoltà, con i rischi di destabilizzazione terroristica, l’unico che ha questa forza è Giuliano Amato».

Franco Origlia/Getty Images

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Lei lo conosce molto bene. Spesso l’ha anche criticato…
Non dobbiamo scegliere l’amico con cui fare le vacanze. L’Italia deve scegliere. O meglio a sceglierlo devono essere i mille sbandati del parlamento. Devono trovare una soluzione per un assetto istituzionale del Paese che è più che mai fragile, di caos di guida politica e di guida generale. I grandi partiti politici non ci sono più, le istituzioni sono frantumate, dobbiamo scegliere una personalità che nel Paese è capace per esperienza di guidarlo. Abbiamo bisogno di uno che sappia nuotare in mare aperto, attualmente c’è personale politico che sa nuotare nella vasca da bagno.

Vasca da bagno? A chi si riferisce?
Non voglio fare nomi, sarebbe offensivo, ma quando dico la dirigenza dei partiti ho detto tutto

Eppure lei definì Amato  un «manipolatore della storia» e «un tassista»…
Io parlavo della vicenda politica socialista, in quel contesto, negli anni ’90, certo Giuliano Amato non brillò per rispetto della sua storia

Anche Stefania Craxi, figlia di Bettino, ha criticato Amato negli ultimi giorni…
Stefania parte da un altro ragionamento, di grande rispetto, è giusto che porti il lutto per un vicenda che non è solo politica ma personale. Ma il Paese non è legato alle vicende umane e politiche

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E Sergio Mattarella? Non la convince?
Mattarella non risponde a questi quesiti, dobbiamo uscire dallo schema chi è più vicino a chi, sennò le istituzioni rischiano di uscire ancora più frantumate

Ma a spuntarla è ancora una volta il Patto del Nazareno?
Amato è un punto di soluzione diversa del Patto del Nazareno.

Ovvero?
Il Patto del Nazareno avrebbe avuto bisogno di uno scendiletto, di un personaggio di terza fascia che potesse eseguire sotto dettatura gli interessi regolati da un Renzi che aveva la necessità di livellare le opposizioni interne del suo partito e di un Berlusconi che aveva bisogno di risolvere i suoi problemi personali e aziendali, di Mediaset

Scendiletto? Parla di candidati come Graziano Delrio o Paolo Gentiloni?
Non faccio nomi. Dico che sarebbe stato uno che eseguiva gli ordini. Certo, nel governo attuale c’è una bella offerta.

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E Romano Prodi?
Prodi ha di sicuro le qualità per poter far uscire l’Italia dalla crisi, solo che nel sistema politica italiano porta una carica di veleni, di contraddizioni, anche di conflitti, ha subito l’usura degli ultimi 10 o 15 anni in un dibattito nell’interno della forza politica che lui ha contribuito a fondare. Porta un’animosità che non risolve i problemi del paese. In questo momento storico serve una certa freddezza politica.

Amato è in continuità con Napolitano
Il presidente che sarà eletto dovrà logicamente essere in continuità con il precedente. La situazione italiana è di un’anomalia sostanziale, abbiamo avuto un presidente che ha saputo ben gestire una fase critica per l’Italia, con imparzialità. Questo presidente aveva accettato un secondo mandato, poi l’ha interrotto, ma il mandato di Napolitano durerà per altri 5 anni, è moralmente e politicamente è ancora in essere. E’ stato eletto per 7 anni, non si è dimesso perché è incapace di intendere e di volere, tornerà a fare politica. Avremo due papi.

Come Papa Bergoglio e Ratzinger?
Non possono che essere in sintonia tra loro. L’epoca di Napolitano non è finita, perché non è finita l’esigenza per cui fu eletto due anni, non è finita quella ragione per cui è stato eletto.

Insomma Renzi non può stare tranquillo
In base alla costituzione italiana c’è una sola carica che non è revocabile e che ha un mandato fisso: è quella del presidente della Repubblica che dura 7 anni. Il presidente del Consiglio non avrà vita facile per ragioni politiche, non per il presidente della Repubblica.

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