Le leggi per la green economy fra cui la misura di legge per la pulizia dei fondali approvata su proposta dell’on Oreste Pastorelli deputato PSI

Roma, 10 novembre 2014 – “Collegare la decisione di bilancio a una serie di misure legislative in materia di green economy e di lotta agli sprechi ambientali dimostra che l’indirizzo politico perseguito dal governo è positivo”. Così Oreste Pastorelli, deputato Psi durante l’intervento al collegato ambientale (AC 2093) alla Legge di Stabilità 2014, in discussione a Montecitorio. In particolare gli articoli che concernono gli incentivi alla pulizia dei fondali marini che permetterà ai pescatori, nel momento in cui ritirano le loro reti, di portare a riva i rifiuti e smaltirli, senza rigettarli in mare, e quello che prevede l’assimilazione delle acque reflue domestiche delle acque di vegetazione dei frantoi oleari, sono frutto di iniziative avanzate dall’esponente socialista. “Si tratta di alcune misure che possono sembrare “piccole”, ma che sono capaci di incidere in modo significativo e positivo sulla vita concreta delle persone e delle imprese” ha aggiunto Pastorelli. Un’altra misura contenuta nel disegno di legge concerne l’introduzione della disciplina sui rifiuti di prodotti da fumo e gomme da masticare che “mira a sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente che derivano dall’abbandono di mozziconi e gomme sul suolo, nelle acque e negli scarichi”. L’esponente socialista aveva presentato un altro emendamento che riguardava l’introduzione di benefici per i lavoratori esposti all’amianto, ma è stato dichiarato inammissibile dai relatori per carenza di compensazione. Pastorelli ha poi concluso sottolineando quanto il disegno di legge in questione “rappresenti un concreto e reale passo in avanti del quale, negli ultimi vent’anni, si è sentito forte il bisogno”.

 

SilviaSequi
Ufficio stampa on. Oreste Pastorelli
via Santa Caterina da Siena, 57
Roma

QUI SOTTO L’INTERVENTO DELL”ON PASTORELLI DISCUSSO 

Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali (Collegato alla legge di stabilità 2014)

A.C. 2093

On.le Presidente,

On.li Colleghi,

 

  1. Il disegno di legge del quale oggi si discute rappresenta una tappa fondamentale nel percorso verso l’uscita dell’Italia dalla crisi economica e, parallelamente, verso la sua modernizzazione.

L’idea di collegare alla decisione di bilancio una serie di misure legislative in materia di green economy e di lotta agli sprechi ambientali è rivelatore dell’indirizzo politico positivo perseguito da questo Governo

  1. Nel merito, il presente disegno di legge presenta molti elementi di novità, specie con riferimento al Codice dell’Ambiente. Voglio, però, richiamare l’attenzione degli onorevoli colleghi su quelle misure che ‘apparentemente’ sono di più lieve entità: ciò, non solo perché molte di esse sono state sollecitate dal sottoscritto, ma anche perché sono proprio queste “piccole” misure che riescono ad incidere significativamente, e in modo positivo, sulla vita concreta delle persone e delle imprese, restituendoci l’immagine di un Paese che, finalmente, cambia.

E così può dirsi dell’articolo che consente al Ministro dell’ambiente di individuare i porti marittimi dotati di siti idonei in cui avviare operazioni di raggruppamento e gestione di rifiuti raccolti durante le attività di pesca.

Nello stesso senso, è da intendere, poi, l’articolo che prevede l’assimilazione alle acque reflue domestiche, ai fini dello scarico in pubblica fognatura, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari. Ovviamente, lo scarico in pubblica fognatura sarà ammissibile a condizione che i Sindaci non ravvisino criticità nel sistema di depurazione, e per i soli frantoi che trattino olive provenienti esclusivamente dal territorio regionale.

Passando ad altro tipo di misure, segnalo agli onorevoli colleghi l’introduzione della disciplina sui rifiuti di prodotti da fumo e gomme da masticare. Sebbene possa sembrare poca cosa, l’introduzione del divieto di abbandono di mozziconi da prodotti da fumo e di gomme da masticare sul suolo e nelle acque contribuirà a trasformarci in un Paese ‘civile’. Le ricadute in termini sociali, se non propriamente educativi, di una simile disposizione sono epocali, specie con riferimento a quelle generazioni che cresceranno sotto la vigenza di questa significativa disposizione.

Infine, con riguardo al tema della difesa del suolo e della prevenzione dei danni derivanti dal dissesto idrogeologico, segnalo un meccanismo introdotto per agevolare, mettendo a disposizione 10 milioni di euro per l’anno 2014, la rimozione o la demolizione, da parte dei comuni, di opere ed immobili realizzati nelle aree del Paese classificate a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire.

  1. È chiaro che questo disegno di legge è un primo, importante, passo in tema di green economy e molto dovrà esser fatto nei prossimi mesi ed anni. Ma ciò di cui tutti dobbiamo prendere atto è che questo è il percorso che l’Italia deve intraprendere, senza scorciatoie o ripensamenti.

Vi è, poi, il problema dell’amianto. La parziale inoperatività del Piano nazionale amianto, così come il mancato utilizzo di parte del Fondo per le vittime dell’amianto, sono la conferma del fatto che molto deve essere ancora fatto dallo Stato italiano per quei cittadini colpiti dalle conseguenze nefaste di questo materiale, nonché per i siti contaminati da quest’ultimo. E forse il presente disegno di legge poteva costituire una buona occasione per mettere mano a tali situazioni.

  1. Concludo, dunque, segnalando agli onorevoli colleghi come il presente disegno di legge costituisca un primo, valido, complesso di misure per trasformare, finalmente, l’Italia in un Paese avanzato sul fronte della green economy e della tutela dell’ambiente. Un passo in avanti del quale, negli ultimi vent’anni, si è sentito forte il bisogno.

 

 

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