VITERBO – L’assemblea dei sindaci si spacca sull’atto aziendale Asl. La salute dei cittadini e il miglioramento del servizio passano in secondo piano all’interno di Palazzo dei Priori. O almeno è questa l’impressione. Dopo la presentazione del piano, da parte del commissario dell’azienda sanitaria locale Luigi Macchitella, inizia la discussione.
Diversi primi cittadini del centrodestra ritengono che sia impossibile e poco opportuno procedere con la votazione, senza prima portare la discussione sull’atto all’interno dei propri consigli comunali. Tra questi spiccano Paolo Equitani (Bolsena) e Sandrino Aquilani (Vetralla). Chiedono una decina di giorni di tempo. Il commissario fa presente che è sua intenzione portare il piano alla Regione lunedì pomeriggio alle 17 e da la sua disponibilità a rinviare l’incontro con i sindaci a lunedì mattina. La posizione è condivisa da alcuni sindaci di centrosinistra, tipo Angelo Cappelli (Capranica) mentre Lucia Catanesi (Marta) e Mauro Mazzola spingono per votare subito.
L’assemblea si divide tra chi ritiene inutile rinviare e chi lo ritiene un fatto democratico necessario. C’è chi sottolinea che l’atto aziendale è nella sostanza identico a quello approvato mesi fa e chi sostiene il contrario. Insomma, pantomima politica.
Tra tutti gli interventi merita menzione quello di Mazzola: ”Noi politici chiacchieroni abbiamo riempito questo pomeriggio di parole che poco hanno a che fare con la sanità”. In effetti nessuno ha chiesto niente sul tema a Macchitella.
Alla fine, dopo cinque minuti di sospensione, si decide (con diversi sindaci del centrodestra che lasciano l’aula) di riaggiornare la seduta lunedì alle 12 per votare il documento sull’atto aziendale.