Arsenico nelle acque potabili: valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute. Conferenza sabato 22 novembre a Viterbo

Sabato 22 novembre 2014 , presso la sede dell’Ordine dei Medici – Chirurghi ed Odontoiatri a Viterbo, verrà presentato lo studio “Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili: studio di coorte nella popolazione residente nella provincia di Viterbo, 1990-2010”.
Allo studio seguirà una conferenza stampa sul problema arsenico nelle acque ad uso potabile.

by gruppodistudioambientesalute

COMUNICATO:

Per iniziativa dell’Ordine dei medici di Viterbo e delle sezioni  viterbesi della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia ), si svolgerà Sabato 22 novembre 2014 alle ore 10.30, presso la sede dell’Ordine dei Medici – Chirurghi ed Odontoiatri in via Genova n. 48  a Viterbo, la presentazione dello studio  “ Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili : studio di coorte nella popolazione residente nella provincia di Viterbo, 1990-2010” a cura del Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio.

I risultati dello studio saranno illustrati dalla Dr.ssa Paola Michelozzi.
Interverranno alla conferenza stampa il dottor Antonio Maria Lanzetti presidente dell’Ordine dei medici di Viterbo, il dottor Luciano Sordini segretario della Fimmg – sezione di Viterbo, la dottoressa Antonella Litta referente dell’Associazione italiana medici per l’ambiente –  Isde.
Lo studio che verrà presentato fa parte di una serie di indagine realizzate  nell’ambito del programma di attività di sorveglianza epidemiologica  coordinato proprio dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR.
Una prima  fase di indagine conclusa nell’aprile 2012, includeva 91 Comuni del Lazio con richiesta di deroga per i livelli di arsenico (As) nelle acque destinate al consumo umano (Direttiva 98/83/EC).
Lo studio che sarà presentato sabato 22 novembre 2014 riporta i risultati della seconda fase della ricerca ed utilizza un disegno di coorte, relativo a 17 Comuni della provincia di Viterbo.
La coorte è rappresentata da 165.609 soggetti residenti in 8 Comuni esposti a livelli di arsenico nelle acque ad uso umano superiori  a 20 microgrammi per litro (As>20 μg/L, livello medio As=36.4) e in Comuni con esposizione a valori di arsenico meno elevati   (As<10 μg/L, valori medi As=8.7 μg/L).
Lo studio ha valutato  l’associazione tra esposizione cronica ad arsenico ed effetti sulla mortalità in un periodo di 20 anni (1990-2010)  ed  ha definito  indicatori di esposizione individuale  a questa sostanza tossica e cancerogena per valutare nelle popolazioni esposte possibili effetti sulla mortalità per tumori (polmone, vescica, prostata, fegato, rene) e per malattie croniche (cause cardiovascolari, respiratorie e diabete).
I risultati dello studio evidenziano effetti significativi su diverse patologie ed un gradiente di rischio al crescere del livello di esposizione. Tali risultati hanno importanti implicazioni di sanità pubblica poiché  il mancato adeguamento ai parametri di arsenico previsti dalla legislazione  (Direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano)  ha avuto come effetto l’aumento dell’esposizione ad As della popolazione residente nell’area.

Viterbo, 12  novembre 2014
Per comunicazioni ed informazioni:
Ordine dei medici-chirurghi ed odontoiatri di Viterbo tel. 0761342980 segreteria@ordinemediciviterbo.it
Federazione italiana medici di medicina generale – Fimmg  di Viterbo tel.fax 0761342644, fimmgviterbo@alice.it
Associazione italiana medici per l’ambiente  – Isde di Viterbo tel. 3383810091 isde.viterbo@gmail.com

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INVITIAMO CITTADINI, COMITATI, STAMPA, MEDICI, VETERINARI, OPERATORI

SANITARI, EDUCATORI E SINDACI A PRENDERE PARTE A QUESTA IMPORTANTE INIZIATIVA che fornirà dati epidemiologici incontrovertibili sul problema dell’arsenico nelle acque ad uso potabile e informazioni più specifiche sui livelli di esposizione.

Partecipare significa sapere, sapere significa agire e tutelare i figli che diciamo di amare. L’acqua potabile è un bene comune che deve essere accessibile a ogni organismo vivente.

Quali sono le cause dell’arsenico nelle acque potabili?
Quali le attività antropiche da evitare, anche a livello individuale?
Gli impianti a biogas, compresi quelli alimentati con FORSU, possono contribuire alla presenza di arsenico nelle acque e nel suolo? E i pesticidi? E le discariche? E i pozzi abusivi?
Come contribuisce l’arsenico all’effetto cocktail delle varie sostanze inquinanti presenti nelle matrici ambientali
L’ambiente, riceve l’arsenico anche per ricaduta?
Cosa è stato fatto per tutti i nostri concittadini laziali che sono stati esposti per anni all’arsenico?
La soglia di 10 microgrammi litro, costituisce certezza per tutti i soggetti esposti?
Quali potrebbero essere i problemi derivanti dalla disinfezione per clorazione e quali i possibili metodi alternativi?
Un Sindaco, massima autorità sanitaria del territorio (disposto di legge n. 833 d.d. 23/12/78 art. 13), cosa dovrebbe fare per prevenire questa criticità sanitaria e ambientale?
Che peso ha il Principio di Precauzione per amministratori e operatori sanitari laziali?
Come mai certi Comuni laziali si rifiutano di pubblicare sui siti istituzionali i referti completi delle analisi delle acque potabili?

Queste le domande che intendiamo porre in questa occasione, proprio per poter fare corretta informazione tra i cittadini e chiedere ai sindaci di pubblicare i dati sull’arsenico sui siti istituzionali, indagare e intervenire con ogni mezzo possibile in maniera preventiva. Ma chiedere anche a tutta la classe medica locale di partecipare attivamente alla tutela preventiva delle matrici ambientali, in questo caso dell’acqua potabile. Solo così potranno dire di difendere la qualità della vita dei loro “pazienti”.

SI PREGA DI DIFFONDERE

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