Immigrazione: Boldrini, alternative a morti in mare

E’ giunto il momento per l’Ue di fornire alternative concrete alla traversata in mare dei migranti, per evitare altre morti e sottrarre risorse ai trafficanti. Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo alla due giorni di incontri sul tema ‘Diritti fondamentali e migrazione verso l’Ue’.

Aprendo la Conferenza della Agenzia dell’Unione europea per i Diritti Fondamentali dal titolo “Diritti fondamentali e migrazione verso l’Ue”, Laura Boldrini ha espresso la sua preoccupazione per i crescenti “messaggi allarmistici di chi propone di affrontare il tema dell’immigrazione come unaminaccia alla sicurezza e alla coesione sociale dei paesi europei”. Numeri alla mano, la terza carica dello Stato ha voluto sfatare il mito dell’invasione di rifugiati e richiedenti asilo in Ue, sottolineando che l’Europa non è affatto esposta a flussi di “dimensioni insostenibili”. Solo unaminoranza delle persone che fuggono dai conflitti a Oriente e nel Mediterraneo, ha aggiunto la presidente Boldrini, cerca di raggiungere l’Ue.

Per i paesi dell’Ue, ha proseguito la Boldrini, è forse giunto il momento di pensare a fornire “alternative concrete alla traversata in mare, sottraendo anche risorse ai trafficanti”. Alternative come il programma di Resettlement, che già da tempo viene messo in pratica a dovere in paesi come Stati Uniti, Australia e Canada.

In chiusura di intervento Laura Boldrini ha espresso “forte preoccupazione” per la chiusura dell’operazione Mare Nostrum, “in assenza di un’operazione che la sostituisca davvero”. Triton, ha spiegato, non è infatti un’operazione sostitutiva nè per mezzi nè per risorse. E’ irrealistico immaginare “che chi fugge da guerre e persecuzioni cesserà di attraversare il Mediterraneo perché non c’è più Mare Nostrum”. In Ue, ha concluso la Boldrini, c’è bisogno di un approccio condivisodel fenomeno migratorio, che è “una delle priorità dell’Europa tutta”.

Presenti alla conferenza anche il commissario  per Migrazione, affari interni e cittadinanza Dimitris Avramopoulos e il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, oltre a responsabili politici, professionisti, rappresentanti delle istituzioni europee, delle organizzazioni internazionali, dei governi e dei parlamenti nazionali.

Avramopoulos ha spiegato che una delle principali priorità del suo mandato sarà lo sviluppo di unpiano globale Ue per combattere il traffico di migranti, attraverso il rafforzamento degli strumenti giuridici, politici e finanziari a disposizione. C’è bisogno, ha proseguito il commissario, di una più “forte risposta della giustizia penale” per smantellare il “modello di business” dei trafficanti di esseri umani, trasformandolo da un un affare a basso rischio e alto rendimento in uno ad alto rischio e basso rendimento.

Sempre sul tema, ieri il commissario Dimitris Avramopoulos ha incontrato il ministro dell’Interno Angelino Alfano. La presenza del commissario a Roma, ha detto Alfano, è un forte segnale che “l’Europa è a fianco dell’Italia” sul fronte dell’emergenza migratoria. La nuova Commissione europea, ha confermato Avramopoulos, ha messo la migrazione in cima alle proprie priorità perché “le difficoltà attuali non possono essere affrontate solo a livello nazionale”. L’Italia, ha proseguito il commissario, non è sola. “Occorre un approccio europeo e complessivo alla migrazione.

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