OGM: scienza del profitto o scienza per la vita?

Riceviamo e pubblichiamo con il nostro totale sostegno la lettera del Prof. Michele Trimarchi (Presidente – Fondatore della International Society of Neuropsychophysiology) e del dr. Enrico Lucconi (Direttore Associazione sementieri mediterranei) in difesa di una visione olistica del ruolo della scienza e del lavoro pluriennale di VANDANA SHIVA,scienziata al servizio dell’intera umanità perché ama la scienza sostanziale.

Lettera a RADIO ANCH’IO del 14 ottobre 2014 – Ogm

by gruppodistudioambientesalute

OGM: Ma di quale scienza stiamo parlando? Scienza del profitto? o una scienza per la vita?

Spettabile redazione di RADIO ANCH’IO
(radioanchio@rai.it)
Pregiatissimo dr. Giorgio Zanchini
Abbiamo partecipato all’ascolto della trasmissione di Radio Anch’io (RAI1) del 14 ottobre 2014 (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f3f4799b-18f6-4ca0-886d-485562e755d0.html) sull’argomento: OGM, cibo, biodiversità e natura dove era ospite della trasmissione Vandana Shiva, ed in collegamento il prof. Edoardo Boncinelli (dell’Università di Milano), il prof. Eddo Ruggini (Preside dell’Università della Tuscia di Viterbo), il Vice Ministro dell’Agricoltura Olivero, la Coldiretti, la Confagricoltura e altri considerati autorevoli.
Essendo l’argomento di vitale importanza per l’intero genere umano non potevamo non vigilare con la massima attenzione su cosa viene divulgato agli ascoltatori affinchè non si
continui a perpetuare le furbizie di chi approfitta dell’ignoranza altrui per dare successo alla propria.
Ancora una volta abbiamo ascoltato, da parte di Vandana Shiva, la difesa ad oltranza della qualità e dignità dei semi e della perfezione logica, “tecnologica” e dinamica della natura.
Ciò richiede preliminarmente una precisazione. Vandana Shiva è una scienziata sostanziale, in quanto attenta osservatrice dei fenomeni naturali e una volta che ha avuto modo di
comprendere il dinamismo e la perfezione dei processi naturali non può che difenderli, ciò vale sia per i semi, con i loro contenuti potenziali, che per l’utilità che essi hanno per la
biodiversità e per l’intera umanità. Da qui si evince che esistono due tipi di scienza, una sostanziale che dimostra con la sua esistenza e con la sua espressione dinamica della realtà e per questo tipo di scienza non occorrono né matematica, né simboli, né convenzioni.
Tutti i cervelli del mondo possono apprendere e comprendere, attraverso gli organi di senso con i cromosomi e i geni neuronali, l’energia trasportata dalle informazioni inviate dalla realtà di tutto ciò che ci circonda. L’altra, nella maggior parte dei casi è semplicemente formale, che adotta non l’osservazione nella ricerca della verità ma una ripetizione pedissequa di ciò che siamo costretti ad apprendere e ripetere, prima a scuola e poi all’università, nozioni acquisite e basate soprattutto sui risultati statistici che sono, appunto, gli strumenti del formalismo e del tecnicismo scientifico, attraverso il quale si pretende di imporre le proprie convinzioni.
Lo strumento scientifico fonda tutto sul ruolo che si ha nella scala gerarchica dei formalismi riconosciuti. In questo caso, se sono professore universitario e insegno fisiologia, è chiaro che questo ruolo mi autorizza non tanto a dimostrare la fisiologia, ma a dare le mie conoscenze acquisite, cosa ben diversa è l’aver osservato e compreso i processi fisiologici. Verificati poi con la realtà, questa, risulta essere, naturalmente, scienza esatta. E’ come spiegare un computer con le sue funzioni o spiegare un cervello con le sue emozioni.
Attenzione, dunque, che la “verità” è in quella perfetta logica della natura che proviene solo e soltanto dall’osservazione da parte di chi ha un cervello “libero da condizionamenti” che sa distinguere ciò che è mezzo, ovvero, strumento e ciò che è conoscenza, ovvero, fine e obiettivo. Addirittura possiamo aggiungere che Vandana Shiva è una scienziata al servizio dell’intera umanità perché ama la conoscenza sostanziale.
Quindi contrariamente a quanto affermava nella trasmissione il prof. Boncinelli che l’amore e il cuore non centrano nella scienza, infatti alla domanda “che cosa è la scienza” la risposta è stata “che la scienza è l’uso della ragione, la scienza deve solo far vedere come stanno le cose e come utilizzare questa nostra conoscenza”.
Naturalmente questa risposta è insufficiente e superficiale, per far capire lo scopo della scienza e degli scienziati, visto che prima di tutto andava spiegata che cosa è la “ragione” e
che lo scopo della scienza è quello di ricercare, innanzitutto, la verità, poiché, solo la verità libera i cervelli da ansie e paure, e risolve i problemi del mondo.
Come abbiamo constatato, non possiamo permettere che persone come Vandana Shiva che dedica la sua vita con scienza e coscienza possa essere giudicata poi da persone che
formalmente sono scienziati senza aver sperimentato ciò che Vandana Shiva ha ampiamente dimostrato, su ben altri piani.
Un invito ai giornalisti che conducono queste trasmissioni a non permettere che si manchi di rispetto a chi dedica la propria vita all’umanità con amore, passione gioia e sofferenza e per ricordare a tutti che la scienza è solo uno strumento che può essere uno strumento matematico e linguistico ciò che è giusto che tale scienza deve essere utile e deve rispettare, si
ripete, il dinamismo della realtà naturale, poiché la natura insegna e produce, con la sua logica, con la sua scienza e con la sua “tecnologia” ogni forma di vita, ovvero, la biodiversità.
Un’altra affermazione gratuita fatta dal prof. Boncinelli, e ci dispiace molto e che tra l’altro lo stimiamo, è stata «Io non ho mai sentito uno scienziato in tutto il mondo che dica che gli OGM sono pericolosi. Non è vero. Non c’è nessun motivo sia in teoria, perché aggiungere un gene non cambia nulla, sia in pratica perché ormai sono trent’anni che la gente li mangia …..». Ciò naturalmente non è assolutamente vero perché ci sono migliaia di scienziati che contestano e dimostrano quanti danni sono stati prodotti dalle manipolazioni biochimiche,
biofisiche e genetiche alla natura. Questo modo di spiegare le cose nega a priori la scientificità delle affermazioni.
Noi, e con noi tanti altri, ne possiamo presentare quanto ne vogliamo di scienziati che hanno sperimentato che gli OGM creano danni alla salute e agli equilibri metabolici.
Primo fra tutti è il prof. Pustzai che inizialmente era favorevole agli OGM e quando ha visto le conseguenze a cui potevano arrivare, assai dannosi per la salute e per il benessere, si è
rifiutato di proseguire gli studi e gli sperimenti e da quel momento ha subito la “crocifissione” dei poteri costituiti: politici ed economici. E queste sono storie che il prof. Boncinelli non può non conoscere. La manipolazione degli elementi molecolari, chimici, nonché, genetici è dannosa per definizione e non serve una scienza per dimostrare questo. Basterebbe la “ragione” prodotta dalla conoscenza delle leggi di natura.
Per rispondere agli altri interventi attiriamo l’attenzione che se l’agricoltura italiana dovesse entrare nel meccanismo degli OGM, da quel momento in poi l’agricoltore sarà completamente nelle mani delle multinazionali che attraverso le “tecnologie miracolo”, gli venderà il seme “impacchettato” insieme a fito-farmaci e concimi. L’agricoltore non potrà gestire più nulla e si trasformerà da proprietario in servitore. Inoltre non sarà più possibile fare le due coltivazioni, cioè quelle OGM (piante dominanti) con quelle convenzionali o biologiche (piante recessive), poiché le prime inquineranno, irreversibilmente, le seconde. Pertanto, risulterebbe inutile discutere sulla libertà di coltivazione degli OGM, dal momento che, una volta introdotti gli stessi nell’ambiente, non sarebbe più possibile coltivare nel medio e lungo periodo i vegetali naturali, ne si potrebbe proporre ancora il miglioramento genetico dei medesimi e delle sementi convenzionali, non potendo utilizzare aree agricole non inquinate.
In conclusione si tratta di stabilire quali dei due diritti debba prevalere: quello di chi vorrebbe continuare a coltivare il prodotto naturale? o quello di chi vorrebbe coltivare i vegetali OGM?
Ogni altro problema in merito avrebbe un valore relativo e secondario rispetto a quello principale di stabilire quale delle due coltivazioni debba essere permessa.
L’ignoranza di tali leggi porta a commettere delitti contro la natura e contro l’umanità.

Prof. Michele Trimarchi
(Presidente – Fondatore della International Society of Neuropsychophysiology)
dr. Enrico Lucconi
(Direttore Associazione sementieri mediterranei)

gruppodistudioambientesalute | 6 novembre 2014 alle 13:37 | Etichette: agroecologia, cibo e biodiversità, Coldiretti, Confagricoltura, difesa dei semi, Dr. Enrico Lucconi, dr. Enrico Lucconi (Direttore Associazione sementieri mediterranei), dr. Giorgio Zanchini, OGM, prof. Eddo Ruggini (Preside dell’Università della Tuscia di Viterbo), prof. Edoardo Boncinelli (dell’Università di Milano), Prof. Michele Trimarchi, Prof. Michele Trimarchi (Presidente – Fondatore della International Society of Neuropsychophysiology), scienza del profitto, scienza formale, scienza per la vita, scienza sostanziale, Vandana Shiva, Vice Ministro dell’Agricoltura Olivero | Categorie:Acqua/arsenico, AMBIENTE, Diserbanti, Diserbanti, insetticidi, pesticidi, insetticidi, pesticidi,Pratiche agricole, Siti da bonificare | URL: http://wp.me/p4JOnl-1cg
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