Ci opporremo in ogni modo alla privatizzazione del servizio idrico

Queste le parole di Francesco Lombardi, del Forum per l’acqua pubblica

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Le recenti affermazioni del presidente Zingaretti e dell’on Mazzoli mostrano chiaramente quali sono le intenzioni del maggior partito di governo sia alla regione che in parlamento e all’interno del governo in materia di gestione dei servizi pubblici locali a partire dal servizio idrico.

Il superamento dell’esito del referendum, che ha travolto anche il Pd pur non avendolo mai appoggiato è oramai nelle menti e nei provvedimenti di chi governa il paese e la regione.

Zingaretti sembra dimenticare che, solo pochi mesi fa, il consiglio regionale del Lazio ha approvato, all’unanimità, la legge 5/2014 sulla “Tutela,governo e gestione pubblica delle acque” che prevede la modifica dei bacini di gestione, visto il fallimento degli attuali Ato, e la gestione pubblica e partecipata: tutto il contrario delle privatizzazioni o di Ato regionali sulle quali le comunità locali perderebbero qualsiasi possibilità di intervento e di controllo.

Zingaretti si dovrebbe invece attivare per la rapida applicazione della legge in questione, peraltro presentata come fiore all’occhiello della politica della regione negli incontri pubblici, cercando di superare le obiezioni governative, pretestuose quanto per nulla rispondenti all’esito del referendum votato da oltre 27 milioni di cittadini che hanno espresso con chiarezza la volontà di una gestione pubblica.

Così come Mazzoli dare avvio, in parlamento, alla discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulla gestione delle acque, che giace in parlamento da oltre sette anni e che pur avendo avuto adesioni da parte do circa 200 parlamentari vede il suo possibile iter interrotto proprio dal governo che con il decreto “sblocca Italia”, che ormai è legge, condiziona pesantemente il futuro pubblico dei servizi locali non solo con l’obbligo di scegliere il gestore unico tra chi ha più forza economica e gestisce almeno un quarto della popolazione (nel viterbese la decotta Talete) o può assorbire realtà minori (in tutto il Lazio l’Acea già privatizzata a metà), ma si “ricattano “gli enti locali che resistono alla privatizzazione o cattiva gestione, con la possibilità di usare i proventi delle loro partecipazioni alle gestioni pubbliche, al di fuori del patto di stabilità, recuperando i tagli che questo e altri governi hanno imposto agli enti locali: prima ti strozzo poi ti faccio respirare l’ossigeno delle privatizzazioni.

Come forum dei movimenti per l’acqua pubblica ci opporremo a questo e altri provvedimenti che contristino con il referendum per la difesa dell’acqua e dei beni comuni.

Francesco Lombardi
Referente per il viterbese forum acqua pubblica

da tusciaweb.eu

  • novembre, 2014 – 17.15
This entry was posted in Acqua potabile and tagged , , , ,, , , , . Bookmark the permalink. Edit
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *