Acqua, aumento deciso d’autorità

Viterbo – I sindaci dell’Ato hanno fatto saltare le sedute convocate e adesso ci pensa l’authority
Acqua, aumento della tariffa.

L’Ato, ovvero i sindaci, come al solito hanno preferito non decidere. Riunioni andate a vuoto per discutere l’aumento tariffario richiesto a inizio anno. Niente di fatto.

Trattandosi d’acqua, se ne sono lavati le mani e adesso deciderà per loro l’autorità per l’energia elettrica, gas e sistema idrico.

La AeG aveva messo in mora i sindaci dall’approvare la nuova tariffa entro il 6 novembre. Domani.

Talete il 7 novembre invierà nuovamente la richiesta e a quel punto l’autorità stabilirà la nuova tariffa. Per cautelarsi, comunque, Talete ha deliberato l’aumento minimo.

La società aveva proposto da un minimo, ovvero il 9 per cento, quantificato in circa due milioni in più necessari per tirare avanti, a un massimo del 27 per cento.

La seconda ipotesi è giustificata dagli investimenti sui potabilizzatori.

Nel caso in cui la AeG dovesse optare per quella minima, la attribuisce in maniera semplice.

Qualora invece dovesse applicare una percentuale superiore, fino al 27 per cento, scattano i controlli da parte dell’autorità direttamente in Talete, per verificare la legittimità della richiesta da parte della società idrica.

Nel caso in cui dovesse essere applicato il 9 per cento, in bolletta mediamente equivarrebbe a un incremento di dodici euro annui per un’utenza di una singola persona, 24 euro una famiglia di tre persone e 32 oltre le tre persone.

Va poi considerato il conguaglio, avendo valore retroattivo.

5 novembre, 2014 – 9.41

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