Le opere di Barivo in mostra

Arte – Al via la retrospettiva dedicata agli artisti ronciglionesi.

Questa sotto è l’illustrazione fatta da Cristina Passeri che, con Rinaldo Capaldi,  cura la retrospettiva dedicata agli artisti ronciglionesi.

Barivo, al secolo Ivo Barbini, nasce a Viterbo nel 1920. La sua generazione conosce il dramma e le ristrettezze della guerra. Egli stesso partecipa attivamente al secondo conflitto mondiale, in particolar modo sul fronte russo da cui ritornerà nel 1942 a bordo di un treno ospedale, insieme a molti altri commilitoni.Dopo la fine del conflitto, Barivo cerca occupazione in un paese che sta risorgendo dalle proprie macerie, attraversando diverse esperienze, tra cui quella di tipografo, fino ad approdare all’occupazione definitiva nel Corpo dei Vigili Urbani di Roma.

Proprio tra i colleghi dell’amministrazione romana, conoscerà numerosi artisti che faranno scoccare in lui la scintilla per l’arte e la pittura in particolare.

E nel 1959 fa il suo esordio pubblico durante l’annuale rassegna di pittura dei Vigili Urbani, presentando delle opere dai tratti ancora acerbi ed elementari. Da allora inizia a studiare da autodidatta le arti figurative, la tecnica compositiva e pittorica in generale.

La passione ed una evidente predisposizione naturale, lo portano ben presto ad ottenere i primi riconoscimenti e a partecipare a manifestazioni anche a carattere nazionale tra cui il Premio Sulmona, le Mostre d’arte nazionale di Chiavari, le mostre al Palazzo delle Esposizioni e la celebre Fiera d’arte di via Margutta, dove gli artisti espongono direttamente in strada con le loro opere.

Nel 1967 due quadri di Barivo vengono acquistati dal Comune di Roma per esporli alla Galleria d’Arte Moderna della città.

Barivo prosegue poi nella sua formazione durante gli anni successivi, partecipando a numerose manifestazioni e approdando ad un suo personalissimo modo di dipingere che, partendo dall’Impressionismo, termina con la creazione di una pittura originale, definita dai critici “prismatica” e “neocubista”.

E con questo stile espone la sua prima personale alla galleria d’arte “Sistina” di Roma, riscontrando un buon successo di pubblico, di stampa e di critica.

Partendo da questo e seguendo un filo conduttore logico, Barivo giunge alla sua produzione artistica più matura, contraddistinta da un gioco armonico di piani geometrici sovrapposti in cui spesso predominano colori tenui dal viola all’arancione, coordinandosi con le intimazioni dell’impulso creativo.

La sua passione per l’arte ben presto travalica la sfera personale e nell’aprile del 1973 apre a Ronciglione, insieme ad Otello Di Felice, la Galleria d’Arte Farnesiana di cui si farà promotore e,  successivamente, unico conduttore.

E proprio allora, a cavallo degli anni ’70 e ’80, oltre che per le proprie capacità pittoriche, Barivo si dimostra anche un eccellente organizzatore di eventi artistici che vedranno la collaborazione di artisti sia italiani sia stranieri, sia esordienti sia affermati.

La sua fervida capacità sviluppa un partecipato movimento artistico che troverà modo di esprimersi in gare di pittura estemporanea, rassegne e mostre mercato in diversi centri della provincia.

Tra le tante manifestazioni che devono la loro paternità a Barivo vale sicuramente la pena ricordare “il Verziere”, un’esposizione all’aperto su pannelli autoportanti ed illuminati delle opere di artisti provenienti da ogni dove, e il concorso “Il Roncio d’oro” che affianca alle arti figurative l’arte poetica, anche se in forma dialettale.

Alla fine degli anni ’80, dopo aver trasformato “Il Verziere” in una Associazione Culturale, Barivo chiude la Galleria Farnesiana e si ritira a vita privata, continuando a produrre e a partecipare ovviamente con meno frequenza rispetto agli anni precedenti, a manifestazioni artistiche nazionali, come il Premio Cupra Marittima ( Ascoli Piceno ) durante il quale riceve numerosi premi e riconoscimenti.

In lui i critici hanno visto un animo nobilitato dall’onestà, sia dei modi sia della pittura, poiché nel suo gesto creativo Barivo si teneva sempre lontano dall’eccessiva enfatizzazione di forme o colori, evitando così di contaminare i suoi dipinti con la presunzione di chi ha successo e rimanendo sempre fedele alla sua spontaneità ed umiltà.

La sua personalità si rivela pienamente nelle sue opere, permeate da riferimenti agli Impressionisti, ai Cubisti e ai Fauves, come si nota soprattutto dai colori saturi che impiega e che lavora come piani distinti ma sovrapposti di una realtà quotidiana in cui si uniscono scomposizione analitica e cromie oniriche.

Cristina Passeri

Ronciglione - La mostra di BarivoRonciglione - La mostra di BarivoRonciglione - La mostra di BarivoRonciglione - La mostra di Barivo

Ronciglione - La mostra di Barivo

Ronciglione – Riceviamo e pubblichiamo – A Ronciglione, su iniziativa dell’artista Rinaldo Capaldi e con la disponibiltà dell’imprenditore Gianni Di Mattia, titolare della ditta “Prefedil” e proprietario della sala espositiva “Cantina delle Maestranze”, sono in corso delle retrospettive dedicate agli artisti ronciglionesi, ormai scomparsi, che si sono distinti in vita per la loro attività nelle arti figurative, dando lustro all’arte e la cultura della cittadina cimina.

Le retrospettive sono dedicate ai singoli autori e hanno cadenza settimanale. Questa settimana è il turno di Barivo, nome d’arte di Ivo Barbini, classe 1920 e scomparso quattro anni fa.

Viterbese di nascita, negli anni ’70 oltre che per la sua attività di pittore, si è distinto e fatto apprezzare per le sue capacità di gallerista, critico e organizzatore di importanti manifestazioni artistiche e culturali di rilievo, garantendo spesso la partecipazione di rinomati artisti italiani e stranieri.

Tra tutte spiccava ,ed è tutt’oggi ricordata con affetto dalla popolazione, quella denominata “Il Verziere”. Singolare esposizione che s’ispirava alla celebre Via Margutta romana, e che si svolgeva d’estate all’aperto nella locale Via Solferino con i quadri esposti su pannelli autoportanti e illuminati.

La mostra ha registrato una buona e interessata partecipazione di pubblico ed è stata presenziata dall’assessore al turismo del comune, Fabio Troncarelli e numerosi artisti che hanno conosciuto e stimato Barivo.

Enrico Barbini

da tusciaweb

12 ottobre, 2014 – 12.10

 

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