Farmaci introvabili, Altroconsumo fa la lista: sono 800

Farmaci introvabili: emergenza o fenomeno marginale? La storia è ormai nota e si ripete sempre più spesso nelle farmacie italiane (e non solo): succede che un cittadino va in farmacia e si sente dire che il medicinale prescritto non è disponibile. A mancare all’appello sono svariati tipi di famaci: antibiotici, antidepressivi, antitumorali, antiasmatici, antiepilettici. Altroconsumo li ha contati: sono circa 800 i farmaci ufficialmente introvabili. E tra questi ce ne sono molti di classe A e salvavita.

farmaciIl fenomeno è complesso e molto più ampio di quanto le istituzioni non dicano. Le cause di questa difficoltà di accesso sono svariate e chiamano in causa i diversi attori della filiera del farmaco. Che, però, stanno dando vita al solito scaricabarile: i grossisti accusano le case farmaceutiche di favorire la produzione dei loro farmaci nei paesi con mercati più redditizi, a danno della produzione nel nostro Paese. Le aziende farmaceutiche, a loro volta, accusano i distributori all’ingrosso, sempre più dediti al business dell’esportazione parallela: esportano farmaci dall’Italia, dove mediamente i prezzi dei farmaci di classe A sono più bassi, in Paesi dove i prezzi degli stessi medicinali sono più alti.

da http://www.helpconsumatori.it/secondo-piano/farmaci-introvabili-altroconsumo-fa-la-lista-sono-800/85946

Il problema è che l’esportazione parallela è un’attività del tutto legale in Europa e sfiora i 5 miliardi e mezzo di euro. “Questa pratica, però, mina il diritto alle cure dei cittadini residenti nei Paesi da cui i farmaci fuggono – scrive Altroconsumo – Non va dimenticato il campo dei traffici illeciti: capita, infatti, che in seguito a una falsificazione dei documenti, i farmaci vengano reintrodotti nella catena distributiva di altri Paesi europei”.

Tornando all’Italia, spesso capita che i medicinali introvabili ricompaiono successivamente con costi anche 5 volte più alti. Grazie alle segnalazioni degli utenti, Altroconsumo ha stilato una lista di farmaci introvabili, che si fa sempre più lunga e include (purtroppo) moltissimi farmaci di classe A, ritenuti essenziali nella cura delle malattie e quindi rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Molti di questi medicinali sono “unici”, cioè non hanno un’alternativa.

Cosa si sta facendo per combattere questo fenomeno? Il Ministero della Salute ha tentato arginare la fuga dei farmaci, emanando lo scorso giugno un provvedimento che impone ai distributori che esportano di garantire comunque un assortimento permanente di medicinali sufficiente a rispondere alle esigenze delle zone da loro servite e di provvedere alla consegna delle forniture richieste in tempi brevissimi su tutto il territorio nazionale. Il decreto ha anche formalizzato la procedura che devono seguire i farmacisti per segnalare le carenze da loro riscontrate.

Dopo aver raccolto 170 testimonianze da parte dei cittadini, Altroconsumo ha inviato una segnalazione al Ministero della Salute e ai vertici di AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco. L’Associazione ha segnalato 53 medicinali non inclusi nella lista stilata dall’Aifa ed ha chiesto chiarimenti sulla maggiorazione del prezzo di alcuni farmaci, ricomparsi sugli scaffali con prezzi 10-12 volte più alti.

Chi ha avuto di recente difficoltà nel procurarsi un farmaco, può segnalarlo ad Altroconsumo.

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