Castanicoltura, da nove mesi nessuna risposta dal governo

Viterbo – Al convegno Unitus Bernini (M5s) ha ricordato i 5 milioni previsti e ancora non stanziati per aiutare il settore

Riceviamo e pubblichiamo –  Il portavoce Massimiliano Bernini ha partecipato presso l’Università di Viterbo al convegno nazionale sul castagno “Castanea 2014” durante il quale le associazioni castanicole, i castanicoltori, la ricerca, gli amministratori ed il mondo della politica, si sono confrontati sullo stato dell’arte della castanicoltura italiana, sulle criticità che la caratterizzano e sulle nuove sfide che attendono questo importante ambito del settore primario.

Il M5S con i suoi portavoce della commissione agricoltura sin dall’inizio del loro mandato, hanno messo al centro della propria agenda politica, la questione della salvaguardia della castanicoltura italiana, eccellenza mondiale, presentando numerosi atti legislativi. Tra questi, oltre ad una proposta di legge, la risoluzione n.7-00177 a prima firma Bernini M., approvata all’unanimità dalla XIII commissione, il 22 gennaio 2014.

In questa, grazie anche al confronto con tutte le forze politiche, sono stati individuati degli impegni al governo che rispondono a pieno alle istanze raccolte dal M5S direttamente dai castanicoltori italiani. Tra questi impegni, l’attuazione linee d’azione per la debellazione del cinipide in coerenza col “Piano Castanicolo Nazionale” attraverso la lotta biologica che tanto ha giovato dove è già stata messa in atto risolvendo il problema e riportando i castagneti a produrre.

Il controllo al fine di contrastare le contraffazioni e le frodi intensificando la vigilanza sull’origine della castagne presenti in commercio nonché la vigilanza volta a prevenire i rischi da organismi patogeni durante la commercializzazione del materiale vivaistico.

Inoltre a gennaio, in previsione del semestre di presidenza italiana presso il Consiglio dell’Unione Europea, come M5S impegnammo il governo ad inserire il castagno tra le superfici a frutta in guscio oggetto di uno specifico finanziamento europeo e nella definizione della nuova politica agricola comune, concentrando l’attenzione nei confronti dei castanicoltori il cui reddito è stato compromesso dall’infestazione della vespa galligena.

Per questo, con il question time di oggi pomeriggio, abbiamo sollecitato il Governo affinché attui tutti gli impegni della risoluzione e sul potenziamento del sevizio fitosanitario nazionale attraverso i fondi stanziati con la legge di stabilità, pari a 5 milioni di euro, al fine di affrontare le nuove e vecchie fitopatie che interessano “l’italico albero del pane”.

Dopo nove mesi manca ancora l’atto governativo promesso in più occasioni. Il M5S auspica, per il bene dei castanicoltori, dell’ambiente e dell’economia italiana, non si debba attendere oltre, ricordando al Governo che non è un favore da concedere ma un dovere al quale ottemperare.

Massimiliano Bernini portavoce alla Camera dei Deputati M5S

25 settembre, 2014 – 12.46

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