Valentini: ”Un fondo per la conservazione dei castagneti”

22/09/2014 – 17:02 da viterbonews24

VITERBO – ‘Un fondo regionale per la conservazione dei castagneti come valore naturale e paesaggistico del nostro territorio. Dobbiamo pensare ai castagneti anche per la loro funzione naturalistica. Una realtà molto apprezzata dai turisti proprio per la bellezza che li contraddistingue’.

A lanciare la proposta è Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale, intervenuto questa mattina all’apertura dei lavori di ‘Castanea 2014’ dove ha portato anche i saluti del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. ‘Castanea2014’, giunta quest’anno alla sua VI edizione, si svolgerà a Viterbo fino al 25 settembre presso la sede di Santa Maria in Gradi dell’Università degli Studi della Tuscia che ha organizzato l’evento assieme al Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (Dibaf) e al Cefas (Azienda Speciale Formazione e Sviluppo della Camera di Commercio di Viterbo). Oltre a Riccardo Valentini, questa mattina sono intervenuti la parlamentare Alessandra Terrosi, il Presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Ferindo Palombella, e il Dirigente del Mipaaf, Alberto Manzo. Il tutto moderato dal professor Andrea Vannini, docente presso la facoltà di Agraria dell’Unitus.

‘I castagneti – prosegue Valentini – sono veri e propri ecosistemi, ed è quindi necessario del tempo per riportare le condizioni necessarie a regime. È dunque fondamentale continuare a fare squadra tra Camera di Commercio, istituzioni e produttori così come è stato fatto finora con grande forza e coraggio per superare definitivamente l’emergenza’.

‘Nella provincia di Viterbo – si legge sul sito internet di ‘Castanea 2014′ – si concentra circa il 70% della produzione laziale. Le ultime risultanze censiscono circa 2000 aziende castanicole che coprono una superficie di oltre 2400 ettari in gran parte ricadenti nei comuni di Canepina, Caprarola, Carbognano, Ronciglione, Soriano nel Cimino, Vallerano e Viterbo. La produzione, che in alcune annate ha toccato punte di oltre 10.000 tonnellate, appare oggi fortemente compromessa e caratterizzata da un ampia variabilità. La massiccia presenza di vespa galligena e le particolari condizioni climatiche che hanno caratterizzato le ultime annate, influenzando il regolare svolgimento delle fasi fenologiche della pianta, non hanno garantito qualità e quantità di prodotto in linea con la tradizione dei luoghi. L’importanza della castanicoltura del territorio non è solo legata alla produzione del frutto ma anche a quella del legno. Il taglio dei cedui giunti a maturità consente infatti l’ottenimento di paleria e travi ancora molto ricercate sul mercato. La filiera castanicola in provincia di Viterbo si completa con la presenza di imprese della meccanica che nel corso degli anni hanno sviluppato mezzi che agevolano soprattutto la fase della raccolta concorrendo così anche al miglioramento della qualità del prodotto’. Ed è proprio in considerazione di questo ruolo che riveste la castanicoltura nel territorio, che Viterbo è stata scelta come sede ufficiale per il VI° Congresso Nazionale sul Castagno.

‘Dobbiamo sfruttare anche nuove opportunità che ci saranno con la nuova Programmazione europea – sottolinea Valentini – il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, con nuovi finanziamenti per l’agricoltura e con la Regione Lazio di Nicola Zingaretti che è riuscita ad incrementare il proprio fondo con oltre 700milioni di euro a disposizione. E il tema della castanicoltura sarà sicuramente uno dei temi importanti da affrontare. Ci sono inoltre delle novità sul piano della ricerca e dell’innovazione con fondi che faranno riferimento ad una nuova Misura rispetto alla vecchia 124 e Partenariati Europei per l’Innovazione (Pei), ossia – conclude Riccardo Valentini – gruppi di lavoro che rappresentano un’importante opportunità con finanziamenti dedicati per guardare al futuro di questo importante settore con maggiore serenità e tranquillità, soprattutto per i nostri agricoltori e per la difesa del paesaggio’.

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