Roma, teatro Valle occupato: parlano gli artisti

da Repubblica.it

Il lungo braccio di ferro tra Comune di Roma e occupantidel Teatro Valle sembra essere arrivato a una soluzione. “Siamo disponibili ad accettare i termini della proposta avanzata dal Teatro di Roma. Siamo disponibili a indicare la data della nostra uscita dal Teatro Valle per il 10 agosto – ‘La notte dei desideri’ – affinché si abbia il tempo per una serie di incontri con l’assessorato e il Teatro di Roma per definire la convenzione che ci è stata indicata”. E’ questa la proposta degli attivisti del Teatro Valle, che questa mattina hanno convocato una conferenza stampa alla Camera dei deputati.

Dopo l’ultimatum dell’assessore capitolino alla Cultura, Giovanna Marinelli, che aveva fissato la consegna del Teatro Valle alla Soprintendenza per i lavori entro la data del 31 luglio 2014, questa mattina gli attivisti, che hanno occupato la storica sala tre anni fa, hanno accettato i termini della proposta avanzata dal Teatro di Roma e dichiarano che questa scelta è stata presa perché “non è nostra intenzione gestire questo teatro”.

“Da due giorni – proseguono gli attivisti – lavoriamo alla definizione di un documento che raccolga alcuni principi fondamentali che costituiranno la mostra proposta per una elaborazione condivisa del teatro partecipato, su ciò il presidente del teatro di Roma Marino Sinibaldi, nell’ultima assemblea cittadina, ha dato disponibilità e manifestato il suo interesse. Siamo disposti ad uscire dal Teatro Valle perché non è nostra intenzione gestire questo teatro. Tre anni di impegno e resistenza artistica hanno scongiurato la privatizzazione del teatro Valle e ora vogliamo che i principi che hanno generato questa esperienza rimangano nel dna del nuovo progetto di teatro partecipato. Se il Teatro Valle ha ottenuto dell’assessore alla cultura e dal Teatro di Roma il riconoscimento del valore artistico, culturale e politico di questa esperienza, ci sono tutti i ragionevoli presupposti per discutere e sottoscrivere insieme i principi ispiratori della futura convenzione – spiegano gli occupanti durante la conferenza – Crediamo che sia necessario impegnarci vicendevolmente nbella costruzione di un teatro per la città che sarà unico in Italia e un’opportunità di innovazione per tutto il sistema culturale. In attesa di una proposta delle istituzioni coinvolte, il teatro Valle resterà aperto alla città con i lavoratori, le performance e gli eventi culturali che erano stati programmati. Se oggi siamo qui a dirlo – concludono – dentro la sala stampa della Camera dei deputati, ringraziando il gruppo parlamentare Sel per averci messo a disposizione questa sala, è perché in questi anni al teatro Valle si è prodotto un percorso di elaborazione giuridica che ha generato un sistema di alleanze forte intorno all’idea e alla pratica dei beni comuni, coinvolgendo anche parte delle istituzioni”.

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha spiegato: “Abbiamo chiesto che gli artisti del Valle accettino la nostra proposta, ovvero l’opportunità di una produzione culturale sotto la guida del Teatro di Roma. Nelle prossime ore vedremo quale sarà la decisione finale. Sui dettagli sta lavorando in queste ore l’assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli. Rispetto ai 3 anni passati è una novità importante – ha aggiunto Marino – ottenuto senza durezza di scontri, ma con un dialogo intelligente e costruttivo e riconoscendo il potenziale culturale di chi ha occupato.Io sono sempre stato per riportare la situazione del Valle nella legalità. La nostra proposta è molto seria: affidare il Valle al Teatro di Roma disperde i timori che quello spazio venga destinato ad attività di tipo commerciale o lontano dalla sua natura culturale”.

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