Richiesta intervento Prefetto, Garante SII Regione Lazio, Procuratore della Repubblica e ai Cittadini

Al Prefetto Viterbo
al Garante SII Regione Lazio
al Procuratore della Repubblica
e p.c. Ai Cittadini

            Egregi,
conoscendo la vostra sensibilità rivolta alla soluzione dei problemi, desideriamo rivolgerci a voi, per chiedere il vostro autorevole intervento al fine di eliminare quella che riteniamo un’assurdità, non rispettosa dei diritti umani.

Ciò che sta accadendo nelle abitazioni di cittadini colpevoli di non aver pagato acqua avvelenata riteniamo sia un’assurdità. Assurdità è anche continuare a distribuire acqua non potabile, perché facendo ciò o sminuendone la gravità si continua ad esporre la popolazione a malattie derivanti dall’uso domestico di acqua non idonea. Infatti, come noto in base alle leggi, dal 31 dicembre 2012 si sarebbero dovuti chiudere gli acquedotti di quasi tutta la Provincia di Viterbo. Crediamo ciò sia stato evitato con le auto deroghe, per scongiurare situazioni probabilmente allarmanti dal punto di vista sanitario e forse anche per evitare eventuali rivolte popolari. Crediamo che questa scelta sia stata fatta ritenendola il male minore. Forse sarebbe stato più giusto distribuire acqua potabile ai cittadini con autobotti, magari ai meno abbienti, agli anziani, alle famiglie con bambini e alle donne incinta. Forse ci sarebbe stata maggiore consapevolezza e forse anche una maggiore pressione dei cittadini verso gli amministratori al fine di risolvere il problema. Problema che dobbiamo dire il vero è stato affrontato con leggerezza, vedi  “fontanelline” e dearsenificatori dai costi incredibili sia per la realizzazione che per la manutenzione.Altre soluzioni andavano prese immediatamente al momento della negazione da parte della Unione europea, sebbene sempre fatte con grave ritardo, vista che l’Unione europea ha chiesto agli stati membri di adeguare i parametri dell’arsenico ed altri veleni sin dal 1998.

Le responsabilità, sebbene siano così ampie e diffuse, tanto che non si riesce a comprendere chi ne sia esente, andrebbero giustamente accertate e perseguite penalmente dalla Magistratura, perché si tratta e si è trattato della salute dei cittadini.

Adesso c’è anche chi si permette di fare distacchi e/o addirittura asportazioni dei contatori e parla anche di aumentare il canone dell’acqua, che non si può certamente definire potabile. E’ nostro parere, lo ripetiamo ancora, che questa sia un’assurdità.

Se i cittadini non trovano risposte dalle istituzioni a chi debbono rivolgersi? E’ quindi a voi, che riteniamo più sensibili di altri, che ci rivolgiamo per non permetterla. La questione acqua potabile riveste ancora carattere emergenziale. Vi chiediamo anche e soprattutto di non permettere che vengano effettuati i distacchi dall’acquedotto per quelle famiglie composte da meno abbienti sulle quali è gravata maggiormente la crisi economica. Ciò significherebbe anche la loro penalizzazione, mentre ben altre sono le responsabilità da penalizzare.
Raimondo Chiricozzi

29 luglio 2014

 

ADUC – COMITATO ACQUA POTABILE
Tel 3683065221 email: comitato.acqua.potabile@gmail.com
01037 Ronciglione VT

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