Lettera documento inviata alle istituzioni per la riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte

Al Senato della Repubblica, Presidente Sen.Pietro Grasso, Presidente Commissione Trasporti Sen. Altero Matteoli; Camera dei Deputati, Presidente On. Laura Boldrini,   Presidente Commissione Trasporti On. Michele Pompeo Meta, Ministero dei Trasporti Ministro On. Maurizio Lupi, Vice Ministro On. Riccardo Nencini ; Ministero del Turismo Ministro Dario Franceschini; Ferrovie dello Stato Presidente Marcello Messori, Amministratore Delegato Michele Mario Elia, RFI Presidente Dario Lo Bosco,     Fondazione Ferrovie dello Stato Direttore Luigi Francesco Cantamessa; Regione Lazio Presidente Giunta Nicola Zingaretti, Assessore alla Mobilità Michele Civita,             Assessore alle Infrastrutture Fabio Refrigeri, Presidente Commissione Mobilità Enrico Panunzi, Capi Gruppo Consiliari, Consiglieri; Regione Umbria Presidente Catiuscia Marini, Assessore al Turismo Fabrizio felice Bracco, Assessore alle infrastrutture Stefano Vinti,  Assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi; Regione Marche                 Presidente Gian Maria Spacca, Assessore ai Trasporti Luigi Viventi, Assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi; Autorità Portuale Civitavecchia Presidente Pasqualino Monti; Interporto Centro Italia Presidente Alessandro Romoli, Consigliere delegato e legale rappresentante Carmelo Cardo; UIRNET LOGISTICIT SOLUTIONS               Presidente Marcello Mariani; Provincia di Viterbo Presidente Marcello Meroi,                Assessore Trasporti Franco Vita,  Assessore al Turismo Andrea Danti; Provincia di Roma Commissario Riccardo Carpino; Provincia di Rieti Commissario Giancarlo Felici; Provincia di Terni Presidente Feliciano Polli, Assessore Trasporti Domenico Rosati; Provincia di Perugia Presidente Marco Vinicio Guasticchi, Assessore Trasporti Luciano Della Vecchia, Assessore al Turismo Roberto Bertini; Provincia di Macerata  Presidente Antonio Pettinari, Assessore al Turismo Massimiliano Sport Bianchini; Provincia di Ancona  Commissario Patrizia Casagrande Esposto; Sindaci da Civitavecchia ad Ancona; Informazione   

Nell’intento di favorire un dialogo costruttivo tra cittadini e istituzioni, questo Osservatorio Regionale Trasporti propone all’attenzione delle Istituzioni, delle Ferrovie dello Stato il seguente documento riguardante La Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte o Ferrovia dei Due Mari.

Distinti saluti.

Simona Costamagna Presidente ORT, Raimondo Chiricozzi Responsabile ORT prov Viterbo

Costamagna Simona : simonacostamagna@yahoo.it
Chiricozzi Raimondo: raimondo.chiricozzi@gmail.com
OSSERVATORIO REGIONALE SUI TRASPORTI
osstrasporti@libero.it

 

 

DOCUMENTO OSSERVATORIO REGIONALE SUI TRASPORTI

L’Osservatorio regionale sui Trasporti raggruppa vari comitati e associazioni degli utenti e consumatori da tempo impegnati per una politica della mobilità nella regione Lazio attenta alle esigenze reali dei pendolari e degli utenti in generale e finalizzata al riequilibrio territoriale oltre che alla creazione di sviluppo economico.

La valutazione della situazione effettiva non ci esime dall’evidenziare molteplici criticità. In questo documento viene presa in esame la tanta auspicata riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte, che dai colloqui avuti con l’assessorato ai trasporti e dalla delibera d’intenti ultima della giunta regionale non ci sembra venga presa in considerazione,  nonostante la grande validità che questa linea riveste per la mobilità di tutto il Centro Italia.

Alcune proposte di legge, che ricalcano le posizioni delle Ferrovie dello Stato, sebbene non la nominino esplicitamente vorrebbero mettere, sulla proposta di riapertura, una pietra tombale. Per far ciò a nostro parere si tenta il declassamento della stazione di Capranica, con la soppressione della fermata di alcuni treni viaggiatori, la chiusura del ponte in ferro di Ronciglione, che addirittura è stato chiuso anche alla visibilità,  la delibera di giunta regionale volta alla separazione, a Fabrica di Roma,  delle linee ferroviarie ATAC Roma Civitacastellana Viterbo, RFI tratta Capranica Orte della linea Civitavecchia Capranica Orte. RFI propone l’attestazione di pulmini a Capranica a servizio dei paesi già toccati dalla ferrovia.

Sebbene sia questa una proposta da accettare, nel segno dell’intermodalità, ci sorge il dubbio che sia forse stata fatta per avere il consenso dei Sindaci, affinché accettino la definitiva chiusura della linea Civitavechia Capranica Orte. Facendo ciò, infatti, RFI a questo punto potrebbe rivendere il sedime ferroviario (rotaie) e liberare le aree delle stazioni, magari pronte ad altri usi, non esclusi quelli della speculazione edilizia.

Ciò che i cittadini e noi in rappresentanza dei cittadini aderenti ai comitati, ci saremmo aspettati e che nuovamente chiediamo è di allontanare definitivamente l’ipotesi della sua dismissione per avviare finalmente i lavori per la riapertura, al fine dell’utilizzo per il traffico merci e viaggiatori.

La ferrovia dei Due Mari come noto ricollegherebbe direttamente Civitavecchia con Orte e il Mar Tirreno con l’Adriatico. Oltre ad avere una vitale importanza per il traffico merci passante da Nord a Sud Italia e non interessante direttamente la città di Roma, affinché lo stesso sia avviato su una sorta di GRA ferroviario, lontano dall’Urbe, ( così che questa possa vedere migliorate le sue performances nel trasporto pendolare e metropolitano), questa ferrovia, sarebbe il logico sbocco sul Tirreno di una vasta area dell’Italia centrale comprendente le provincia di Rieti, Terni, Perugia, Viterbo, che avrebbero nel Porto di Civitavecchia (primo porto crocieristico d’Europa) il loro naturale destino.

Ma la tratta ferroviaria è importante anche per altri aspetti:

Sono state presentate recentemente alcune proposte di legge riguardanti il riutilizzo delle ferrovie dismesse o in disuso. Nessuna proposta di legge parla esplicitamente della Civitavecchia Capranica Orte.

1- La proposta n.1178, presentata alla Camera dei Deputati dalla On. Maria Iacono del PD, popone l’uso a fini turistici, ne individua sette (nessuna del Lazio ), permette però possibili futuri inserimenti di altre linee ferroviarie.

2- La proposta n.1474 (sempre del PD al Senato) che propone l’uso delle ferrovie dismesse o in disuso per la mobilità dolce, presentata il 10 giugno presso il Senato, sembra prepari la strada per proporne il suo inserimento.

La Città di Civitavecchia è capo tronco della linea ferroviaria in questione e riteniamo importantissimo il ruolo che questa potrebbe assumere al fine di evitare il definitivo abbandono del progetto di riapertura, ribadendone l’importanza a fini ferroviari.

Non richiamiamo, in questa, le motivazioni ambientali ed economiche, che sono nettamente a favore della scelta ferroviaria, al contrario di quella delle strade. Vogliamo solo ricordare che, sulla ferrovia Civitavecchia Capranica Orte,  c’è una richiesta specifica avanzata dai cittadini e un dibattito politico in corso da almeno 20 anni. Il dibattito ha portato a considerare la sua riapertura propedeutica allo sviluppo del territorio.

L’importanza di questa infrastruttura che avvicina i Due Mari è evidente, essendo a Civitavecchia presente uno dei più grandi Porti del Mediterraneo, nel quale attraccano navi con merci e navi cariche di turisti in crociera  e ad Orte è in funzione  l’Interporto Centro Italia.

Nel passato sono stati spesi 200 miliardi di lire per il ripristino della ferrovia (anni ‘80-’90) e per il suo completamento furono finalizzati ulteriori finanziamenti pari a 123 miliardi di lire, che non si sa dove siano stati spesi. Ultimamente l’Unione Europea, definendola indispensabile per la mobilità internazionale e per tutto il Centro Italia, ne ha finanziato la progettazione assieme alla Regione Lazio, l’autorità portuale di Civitavecchia, l’interporto Centro Italia. Il progetto è stato redatto dalla Italferr che, come è noto, è una società partecipata delle Ferrovie dello Stato italiano. La Regione Lazio ha convocato da tempo anche la Conferenza dei servizi e ne ha chiesto il finanziamento al CIPE. Anche la Provincia di Viterbo nel Piano di Bacino dei trasporti, redatto dall’Università La Sapienza, e approvato dal consiglio provinciale all’unanimità, ne ha ribadito la validità e proposto la sua riapertura.

Ciò che in rappresentanza dei cittadini ci saremmo quindi aspettati,  è che venisse definitivamente allontanata l’ipotesi della sua dismissione e venissero finalmente avviati i lavori per la riapertura al fine dell’utilizzo per il traffico viaggiatori e merci.

Il comprensorio viterbese, dell’alta provincia di Roma, dell’Umbria, hanno tutti i requisiti per attirare il turismo, così come previsti dalla proposta di legge 1178 , che ci auguriamo venga approvata, perché rivaluta il grande patrimonio economico e soprattutto culturale delle ferrovie.

Si richiede pertanto di voler esplicitare, con una dichiarazione d’intenti, nell’interesse effettivo dei cittadini e del riequilibrio territoriale, la netta contrarietà alla ipotesi della pista ciclabile nella sede ferroviaria, bloccando  definitivamente le incomprensibili intenzioni della dirigenza delle ferrovie. I cittadini e la Corte dei Conti, interessata della vicenda,  potrebbero giustamente richiedere: Perché sono stati spesi così tanti soldi per realizzare una pista ciclabile? Dove sono finiti i soldi finalizzati alla riapertura della ferrovia? Perché si pagano i progetti di ferrovie, a società partecipate dal Gruppo Ferrovie dello Stato e poi si realizza al loro posto la mobilità dolce?

L’intera linea Civitavecchia Capranica Orte attraversa luoghi  di particolare interesse sotto il profilo culturale naturalistico e turistico. In particolare siti storici, archeologici e ambientali.

Se vorrete approfondire questi aspetti, anche se riteniamo ne siate sicuramente a conoscenza, siamo lieti di potervi inviare in seguito ulteriore documentazione.

Chiediamo, infine, di voler ricevere una delegazione dell’Osservatorio Regionale e dei Comitati interessati al ripristino ferroviario per esporvi, le motivazioni alla base dell’ impegno continuo (ormai di circa 20 anni) rivolto alla sua riapertura al traffico Merci e viaggiatori e più in generale della Mobilità nella Provincia di Viterbo e per eventualmente concordare iniziative finalizzate alla riapertura della linea ferroviaria.

Il presente documento è stato approvato nella riunione del  07 luglio 2014 dall’ Osservatorio regionale sui i Trasporti  della Regione Lazio

 

 

Simona Costamagna Presidente ORT
Raimondo Chiricozzi Responsabile prov Viterbo

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