USA: vuole studiare il virus killer, invece lo rende invincibile

USA: vuole studiare il virus killer, invece lo rende invincibile

Vi ricordate il famoso “virus killer” che nel 2009 fece lanciare a tutto il mondo l’allarme pandemia, con conseguente vendita stratosferica di vaccini (poi rivelatasi inutile)? Ebbene, se non si è più parlato di lui, virus H1N1, è solo perchè una volta rientrato l’allarme i ricercatori di mezzo mondo si sono messi a studiarlo per capirne di più. Perché se è vero che nel 2009 la pandemia fu solo una scusa di marketing delle case farmaceutiche, la pericolosità di questo virus è comunque certa.

Il virus H1N1 è un virus influenzale che si è trasmesso da animale (suino) a uomo causando sintomi simili a una forte influenza intestinale ma con conseguenze più gravi per le persone debilitate, anziane, malate o con patologie croniche pregresse. Nel 2009 questo virus fece 500.000 vittime in tutto il mondo, che sono certamente tante ma solo un po’ di più di quante ne miete la classica influenza. Bisognava capire come mai questo virus avesse delle manifestazioni così potenti su alcuni soggetti, così i laboratori della University of Wisconsin-Madison hanno cominciato a studiarlo.

 luglio 5th, 2014 da 
In particolare lo studio è stato condotto dal discusso e controverso professor Yoshihiro Kawaoka che aveva già fatto parlare di sé in passato per delle scelte troppo avventate. Kawaoka è riuscito a capire il funzionamento del virus H1N1 al punto da modificarlo e renderlo talmente forte da aggirare qualsiasi sistema difensivo del corpo umano. Se questo si può considerare un successo, nel senso che ora sappiamo come manipolare il virus, è anche una sconfitta perchè lo abbiamo reso invincibile e ora il rischio è molto alto. Se anche un solo virus di questi “modificati” sfuggisse per qualche motivo al controllo del laboratorio potrebbe causare stragi delle dimensioni del maremoto del 2011 in Giappone, e causarle a catena, senza possibilità alcuna di bloccarlo. Il “grande lavoro” di Kawaoka insomma ora costringe altri suoi colleghi a trovare in fretta un rimedio. Sperando che nel frattempo H1N1 continui a dormire in frigo.
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