BAZAR di Antonio TURCO

Nella qualità di stretto collaboratore della Compagnia Stabile Assai ho il piacere, di segnalarVi e proporVi, un evento teatrale che troverà adeguata ospitalità a Viterbo il 6 luglio 2014 nella serata conclusiva della manifestazione ” Caffeina ” e che verrà messo in scena dalla più antica Compagnia teatrale operante nel  contesto penitenziario italiano.
L’evento vedrà la partecipazione della  Compagnia della Casa di reclusione di Rebibbia ( la più blasonata nel contesto teatrale penitenziario italiano ) che metterà in scena ” Bazar “, un’opera nuova, diversa e  rivoluzionaria i cui testi sono di Antonio Turco e la regia di Francesco Cinquemani .
Pensando di far cosa gradita, allego una breve presentazione dell’opera, della Compagnia e dei suoi attori .
Cordialmente
avv. Ottavio M. Capparella  (339 3644133)

rebibbia acaffeina -invito

Regia di Francesco CINQUEMANI

Con la partecipazione straordinaria di Mario ZAMMA

Monologhi sui percorsi di vita che si intervallano con brani di musica popolare, di blues o di mu- sica soul, intrecci esistenziali legati alle motivazioni che hanno indotto i protagonisti a commettere azioni devianti, la difficoltà di credere in un futuro in cui è complesso il reinserimento sociale sono definiti in una opera caratterizzata da una riduzione in chiave di drammaturgia penitenziaria, come nello stile più classico della Compagnia Stabile Assai.

Il più antico gruppo teatrale carcerario italiano che mette in scena sempre testi inediti, attribuisce ai detenuti componenti il gruppo, un ruolo non solo attoriale ma anche e soprattutto di presenza attiva nella riduzione scenica.

Gli attori/detenuti come Salvo Buccafusca, appartenente alla famiglia mafiosa di Pippo Calò, poi laureatosi in sociologia in carcere e oggi imprenditore edile, Francesco Rallo, detenuto ergastola- no appartenente al clan mafioso di Partanna, Aniello Falanga, detenuto ergastolano appartenente al clan camorristico della famiglia Alfieri, Cosimo Rega detenuto ergastolano, noto per aver vinto con la regia dei Fratelli Taviani l’orso d’oro di Berlino nel 2012 ( era il Cassio di “Cesare deve morire”), Giovanni Arcuri ( il Cesare dell’omonima opera teatrale), noto narcotrafficante ed oggi affidato ai servizi sociali, Daniele Arzenta, ex terrorista e oggi apprezzato pittore, allievo predilet- to del maestro Baruchello, Renzo Danesi tra i veri fondatori della Banda della Magliana ed oggi operaio, sono i protagonisti dell’opera.

La scrittura drammaturgia è affidata ad Antonio Turco, il fondatore(nel lontano 1982) della Compagnia, funzionario pedagogico della Casa di reclusione di Rebibbia.

La regia è affidata a Francesco Cinquemani, autore di “Offstage” il docu- film sui personaggi della Compagnia, presentato al Courmayeur noir festival.

Offrirà un suo contributo l’attore professionista Mario ZAMMA.

Da citare il contributo sul piano dei contenuti psicologici e terapeutici dell’opera della psicotera- peuta Sandra Vitolo e della teatro- terapeuta Patrizia Spagnoli.

La colonna sonora sarà opera di apprezzati musicisti come Lucio Turco, uno dei più grandi batteristi di jazz italiano, Roberto Turco, bassista di Rino Gaetano, Barbara Santoni, nota voce soul della Capitale, Paolo Tomasini noto sax tenore dei Bianca Bluee e 7 soul, Paolo Petrilli, bandoneon e fisarmonica, coautore delle musiche di alcuni film di Pupi Avati e Gian Franco Cantucci, voce della musica popolare del Sud.

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