mostra: laPROVOCAZIONE ETICA diGIUSEPPE MANNINO

FONDAZIONE EDOARDO TIBONI ROMA CENTRO MOSTRE

 laPROVOCAZIONE ETICA diGIUSEPPE MANNINO
 a cura di  CLAUDIO CRESCENTINI

spazio espositivo MEDIAMUSEUM – Pescara, piazza Alessandrini n. 34inaugurazione venerdì 11 luglio 2014, ore 18,00
durata la mostra resterà aperta fino a mercoledì 30 luglio 2014
con i seguenti orari: 10,20-12,30/17,00-19,00
(domenica e festivi esclusi)
Pittore, scultore, poeta, narratore, artista eclettico e visivo in senso lato, GIUSEPPE MANNINO ci ha abituato ormai da anni alle sue irruente “occupazioni” culturali negli spazi dell’arte italiani e internazionali, giungendo, in questa nuova tappa, a Pescara, in uno spazio espositivo prestigioso, il MEDIAMUSEUM, all’interno di uno dei tradizionali eventi annuali della cultura e dell’arte pescarese, i PREMI INTERNAZIONALI FLAIANO.

Invito mostra Giuseppe Mannino 

All’interno di tale ambito l’artista presenta una limitata selezione della sua multiforme arte, circa quaranta opere, dalla pittura alla scultura, dalle «parole dipinte», come le definisce lo stesso artista, invadendo gli spazi allestitivi stessi, con percorsi cromatici e installazioni concettuali e letterarie dove a farla da padrone, al di la di tutto, resta proprio la «Provocazione Etica» evocata da Mannino stesso, a cominciare dall’assenza assoluta di didascalie delle opere esposte raccordate fra loro per temi visuali e cromatico-narrativi.

 

«Mannino decide – come scrive CLAUDIO CRESCENTINI – sulla scia delle post-avanguardie del Novecento, di dare spazio, corpo e sguardo prima di tutto all’opera, in qualsiasi linguaggio sia essa prodotta e creata. L’opera diventa così madre e regina, quindi padrona, dello spazio installativo stesso e della sua medesima visione, con questo gioco continuo fra significato e significante che ricollega ancora l’artista alle teorie “eversive” del Surrealismo e dell’Eventualismo».

 

La «Provocazione» di Mannino, però, deve essere anche intesa come liberazione totale del «pensante», come a suo tempo l’ha definito Félix Guattari, dal «pensato» e quindi l’occhio dalla mente, dove la logica del guardare deve, di necessità, tornare ad essere impostata sullo stesso piano e livello, concettuale, dell’oggetto – leggi oggetto d’arte – guardato.

 

 

L’evento è organizzato in contemporanea a PREMI INTERNAZIONALI FLAIANO 2014

 

 

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