Walter Selva presenta tante foto ispirate a “2014 Odissea di Baltis”

da lacitta.eu CRONACA di una mostra che è tutta vita e bellezza
Una delle foto di Walter Selva per “2014 Odissea di Baltis”
A Viterbo, in Piazza Fontana Grande, nella Chiesa dei santi Giuseppe e Teresa, si sta svolgendo la mostra di fotografie dell’amico Walter Selva.

L’evento è con Caffeina e con il patrocinio dell’Associazione Mariano Romiti.

 

A parte la persona, Walter, che è unico per immaginazione, per creatività, per ideazione, per valore fotografico, lui è il Maestro del clic, anche se oggi il clic si è trasformato in un suono meno melodioso.

Mi affascina in lui quando parla del suo lavoro, ne parla come una cosa di tutti i giorni, sai ho preso l’insalata, c’ho messo un po’ di sale, un po’ d’olio d’oliva extra vergine, un pochino d’aceto e ecco creata la foto irrimediabilmente unica.

Sì, ne parla come una cosa normale, abitudinaria, pasta asciutta in pomodoro con un po’ di salvia, invece quando ti trovi dinanzi alle sue foto, questa volta una trentina con deliziosi corpi femminili, capisci che dietro all’obbiettivo esiste talento, rispetto per l’immagine, calibratura del chiaro scuro, studio delle forme, posizione elegante della femminilità, Walter ci sa fare davvero.

Poi mi dice, sai sono andato a Terni, sì, al mercatino dell’antiquariato, e cosa ho trovato? la dea fenicia Baltis, quella protettiva nei confronti della donna.

Io che non l’avevo mai sentita, mi sono incuriosito e ho continuato ad ascoltarlo.

Sì era lì, in piedi, alta uno e ottanta, tutta nera lucida lucida, col volto privo di linee, tette al loro posto, cosce piene, sedere indescrivibile, perfetta, era lei’ l’ho trovata, era Baltis che mi stava aspettando, allora l’ho subito comprata e portata a casa.

C’ho lavorato, lavorato, lavorato e grazie a otto splendide ragazze, è venuto al mondo, un universo di forme, di anime, di passioni, una vera e propria Odissea che mi ha inebriato e costretto a fotografare per placare la mia anima ribelle, tranquilla, agitata, suprema, finalmente rilassata.

Ce l’ho fatta! ho scattato quello che volevo venisse fuori dal mio io.

A tutti quei pensieri, ho pensato, beh! io sarò pure strano, perché se porto da anni e anni il fiocco al collo, qualche problema mentale dovrò pure averlo, ma poi a confronto con Walter, mi sono detto, ma vuoi vedere che poi ad essere strani siamo in due?

Mauro Galeotti

Dimenticavo, che distratto, la mostra proseguirà fino al 6 luglio, tutti i giorni, dalle 18 alle 24.

30 Giugno 2014

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