Rapporto economia Tuscia, dati drammatici – L’analisi del segretario generale della Uil Giancarlo Turchetti

Giancarlo Turchetti

Viterbo – “I dati presentati questa mattina dicono, forte e chiaro, che la provincia di Viterbo rischia di precipitare definitivamente nel tunnel della disoccupazione senza alcuna possibilità di ritorno. L’aumento della disoccupazione dall’11,7% al 15,6% in soli quattro anni, con i giovani e le donne tra i più penalizzati, rappresenta un fatto al tempo stesso drammatico e spaventoso.

Drammatico per il presente, spaventoso in vista del futuro. Un futuro che rischia di essere senza lavoro e prospettive e senza ricambio generazionale, con contraccolpi gravissimi per lo sviluppo del territorio”.

A dichiararlo è Giancarlo Turchetti, segretario generale della Uil Viterbo, in merito ai dati dell’ultimo rapporto sull’economia della Tuscia viterbese presentati questa mattina presso la Camera di Commercio di Viterbo nell’ambito della 12esima giornata dell’Economia.

“L’aumento della disoccupazione nella nostra provincia – prosegue Turchetti – evidenzia un altro fatto: le aziende non investono più, ma licenziano. E la cassa integrazione si riduce perché le aziende licenziano senza ricorrere ad alcun ammortizzatore sociale. Chiudono senza neanche darsi una speranza. Non solo, ma i dati presentati questa mattina sottolineano anche la forte sofferenza di settori strategici per la nostra economia: edilizia, agricoltura, terziario. Il tutto con un Polo industriale della ceramica sull’orlo del collasso e una centrale Enel la cui sorte ci e’ ancora ignota.

In una situazione così allarmante – sottolinea il segretario generale della Uil Viterbo – le istituzioni si devono assolutamente fare parte attiva mettendo in campo tutti quegli investimenti necessari per rilanciare la crescita occupazionale nella Tuscia. Portando a compimento infrastrutture – come la trasversale Orte-Civitavecchia o le ferrovie che collegano il capoluogo con la Capitale – che da decenni aspettano la parola fine oppure, oggi, sono del tutto inadeguate alle esigenze del territorio.

E’ fondamentale è al tempo stesso doveroso – conclude Giancarlo Turchetti – a partire, e subito, dal Polo della ceramica che deve diventare area di crisi, come il Governo aveva già promesso, per ridare respiro all’economia di una zona importante e alla vita di moltissimi lavoratori. E’ doveroso e fondamentale, quantomeno per non diventare ‘complici’ di una situazione occupazionale drammatica”.

13 giugno, 2014

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