NUOVO IMPEGNO PER RIAPRIRE LA FERROVIA CIVITAVECCHIA CAPRANICA ORTE

Dopo la riunione presso l’assessorato ai trasporti della Regione Lazio, voglio esprimere alcune considerazioni che mi auguro siano solo frutto della mia fantasia politica. Ma il pensare male, spesso ti fa comprendere, in anticipo, quali scelte si stanno preparando.

Mi sembra sia in atto una manovra da parte delle ferrovie alla quale collabora l’attuale giunta regionale, che potrebbe allontanare la possibilità di riapertura della linea.

Sappiamo bene quali sono i veri motivi della ottusità dei politici e della mancanza di volontà dei dirigenti delle FS. Li elenco sommariamente assumendomi la responsabilità di quello che dico:

1-I politici italiani ed in particolare i viterbesi sono da sempre favorevoli alle strade anziché alle ferrovie, perché possono esercitare il loro potere su imprese e lavoratori, per il solito ritorno di voti (questo è forse solo uno degli obbiettivi, altri obbiettivi potrebbero essere forse il voto di scambio o peggio iniziative da codice penale).
2- Le FS al contrario si oppongono perché vorrebbero mettere una pietra tombale sulla vicenda della quale interessammo la Corte dei Conti. Infatti dopo il primo stanziamento di 200 miliardi di lire e i lavori effettuati che sembra non siano stati collaudati, le FS hanno ricevuto per terminare i lavori altri 123 miliardi dei quali non v’è più traccia. Fin qui le cose passate.

-E’ stato poi finanziato un progetto per la riapertura con altri soldi pubblici: Regione Lazio, Interporto Centro Italia di Orte, Porto di Civitavecchia e Unione Europea, che addirittura ritiene la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte indispensabile per lo sviluppo economico di tutto il Centro Italia. Il progetto è stato redatto dalla Italferr, società partecipata dalle FS,  è stato presentato alla Regione Lazio ed è stata fatta la conferenza dei servizi.
-Il Piano di Bacino dei Trasporti della Provincia di Viterbo, di cui l’attuale giunta regionale dovrebbe tener conto, pone la riapertura della linea come scelta irrinunciabile assieme alla realizzazione dell’anello ferroviario Curcumcimina con la fermata all’ospedale Belcolle.

Tutto quindi sarebbe quindi dovuto procedere per il meglio. Perché allora pensar male? In primo luogo i ritardi e poi le frasi dette e non dette degli amministratori e di alcuni funzionari regionali fanno riflettere. Nella riunione del 13 presso l’assessorato la nostra delegazione ha richiesto ancora non avvenisse il declassamento della Stazione di Capranica, con la soppressione della fermata di alcuni treni e dopo le sollecitazioni degli utenti e del comitato abbiamo riscontrato la volontà di Treni Italia di rivedere la scelta.

Treni Italia e Regione Lazio infatti nei prossimi giorni coinvolgeranno i Sindaci di Capranica, Ronciglione, Caprarola, Fabrica, Bassano perché nel nodo di Capranica si effettui lo scambio treno Bus per questi paesi. Sebbene sia da approvare la decisione, perché a favore dei pendolari, ci sorgono perplessità e dubbi sui reali motivi di questa scelta. Invitiamo i Sindaci a riflettere, anche perché la programmazione dello sviluppo del proprio paese e del comprensorio, non è così che si affronta, a meno che non ci sia chi pensa alla liberazione delle aree delle FS,  modificandone la destinazione d’uso a favore della solita speculazione edilizia, che sicuramente verrà contrastata dai comitati di fronte alla legge. Perché allora i Sindaci , unendosi ai comitati, non chiedono alla  Regione e alle FS di fare decisamente la scelta della riapertura della tratta Capranica Orte che favorirebbe maggiormente i pendolari non solo di questi paesi ma di tutto il comprensorio rompendone l’isolamento, riavvicinando questi paesi a Orte e alle grandi città che da Orte sono raggiungibili ? Eppure la tratta è percorribile dai treni in tutta la sua interezza, con poca spesa, per la  sistemazione delle cose che RFI ha forse volutamente lasciato  marcire.

Se ne farà qualcosa di tutto questo? O dovremo aspettare ancora che altri amministratori capiscano la necessità di rivedere la mobilità e l’importanza per il riequilibrio del territorio e lo sviluppo economico per tutto il Centro Italia della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte o Ferrovia dei due Mari?

16 giugno 2014

Raimondo Chiricozzi

Presidente Comitato Provinciale AICS
Vice Presidente Comitato Parco Archeologico Naturalistico della Tuscia
Via Resistenza 3c Tel 0761652027  3683065221 Ronciglione
email viterbo@aics.it
 

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