Dopo l’inquietante rapporto di Greenpeace sui pesticidi contro le api la Monsanto sta pensando di modificarle geneticamente per renderle più resistenti.
La Monsanto, multinazionale statunitense di biotecnologie agrarie, ha deciso di ricorrere alle misure drastiche al fine di risolvere un problema che sta lentamente uccidendo un imprecisato numero di api, principalmente a causa dei pesticidi utilizzati dagli agricoltori nei loro campi. Com’è emerso in un inquietante rapporto di Greenpeace, infatti, due terzi del polline europeo sarebbe contaminato da sostanze estremamente nocive, dannose non solo per le api, ma anche per l’uomo.
La società, effettuando la replicazione dell’acido ribonucleico, potrà sintetizzare proteine fondamentali per proteggere le api da virus ed agenti chimici. La comunità scientifica e in particolare Greenpeace non sembrano però particolarmente entusiasti di tale iniziativa. Il veterinario Christoph Then ha infatti sottolineato la pericolosità di tale pratica:
L’acido ribonucleico utilizzato è instabile e può passare da un organismo all’altro. Dunque a questo stadio la tecnologia non è abbastanza sicura per essere usata nell’ambiente.
Qualcuno sospetta che la Monsanto, in realtà, voglia modificare geneticamente le api per renderle resistenti ai suoi stessi prodotti chimici. Il dibattito rimane tutt’ora aperto, e le api, almeno per ora, non subiranno alcuna modifica genetica.
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