Xylella fastidiosa, l’Ue ha deciso. Nel Salento altri uliveti a ferro e fuoco. Le mappe
Saranno messi a ferro e fuoco altri uliveti della Puglia: sono situati attorno a Gallipoli e in cinque aree, molto più piccole, accanto alla città di Lecce. Il collage riassume la situazione, le mappe dettagliate sono nella fotogallery dopo il “continua”. E’ questa la reale portata delle “rafforzate misure di prevenzione” varate ieri dall’Unione Europea contro la Xylella fastisiosa, il batterio che danneggia gli ulivi e sul cui arrivo nel Salento la magistratura ha aperto un’indagine. Bisogna scavare a fondo per realizzare che l’Ue ha deciso l’abbattimento di numerosi ulivi pur senza esplicitarlo: ma di questo esattamente si tratta.
I punti di partenza sono i comunicati stampa diffusi ieri dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dalla stessa Commissione Europea, che nel dispaccio riassuntivo delle sue decisioni ha dedicato un paragrafo alla Xylella. Tutti e due i comunicati dicono la stessa cosa: approvate misure per contrastare il batterio e per prevenire la sua diffusione.
Per capire di quali misure concretamente si tratti, bisogna leggere un terzo comunicato stampa, diffuso sempre ieri dalla Regione Puglia. In sostanza, restrizioni agli spostamenti di alcune varietà di piante cresciute in vivai situati nelle zone infette dalla Xylella e nelle limitrofe zone tampone. Inoltre – e qui cominciamo ad avvicinarci al punto – “per la zona focolaio è prevista la eliminazionedelle piante infette e la distruzione in situ del materiale che potrebbe contribuire alla diffusione del batterio”.
Ma dove sono le “zone focolaio” in cui gli ulivi malati saranno abbattuti? Come dice il comunicato stampa, esse sono state individuate il 18 aprile scorso da una determinazione regionale. Essa peraltro rimanda ad un “Allegato A” in cui le aree vengono finalmente definite, e che è disponibile soltanto scaricando sul proprio computer la versione integrale del bollettino ufficiale numero 59della Regione Puglia. Vi ho risparmiato la fatica, lettori. Nella fotogallery trovate gli screenshot delle mappe. Notate quanto è vasta l’area infetta attorno a Gallipoli, anche se si dice espressamente che lì non tutti gli ulivi sono malati.
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La Xilella, come tutte le altre patologie dell’ulivo, dovute all’abbandono e all’uso indiscriminato di disseccanti, antilombrichi !!! (ovviamente vietati) e pesticidi, si curano con un programma di gestione Agroeco-Biologica degli uliveti secolari, come dimostrano le aziende biologiche della zona, che non manifestano sintomi di xilella ne di altre batteriosi o parassiti a livello patologico di danno economico
E’ necessario attivare al più presto u programma dimostrativo di innovazione Agroecologica in Olivicoltura (mis 124 del PSR Puglia) e / o supportato dai fondi della rete Rurale Nazionale de MIPAAF, al quale parallelamente affiancare misure agroambientali ad hoc a sostegno dell’Ulivicoltura Biologica, con fondi aggiuntivi per gli ulivi secolari
L’Europa non può imporre alla regione Puglia di distruggere i propri Ulivi, simbolo millenario di civiltà e cultura.
Di seguito il link del servizio di Striscia la Notizia di sabato 11 gennaio 2014
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?18919
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
tel 075-8947433 – cell 3474259872
Xylella fastidiosa, l’Ue ha deciso. Nel Salento altri uliveti a ferro e fuoco. Le mappe
Saranno messi a ferro e fuoco altri uliveti della Puglia: sono situati attorno a Gallipoli e in cinque aree, molto più piccole, della provincia di Lecce. Il collage riassume la situazione, le mappe dettagliate sono nella fotogallery dopo il “continua”. E’ questa la reale portata delle “rafforzate misure di prevenzione” varate ieri dall’Unione Europea contro laXylella fastisiosa, il batterio che danneggia gli ulivi e sul cui arrivo nel Salento la magistratura ha aperto un’indagine. Bisogna scavare a fondo per realizzare che l’Ue ha deciso l’abbattimento di numerosi ulivi pur senza esplicitarlo: ma di questo esattamente si tratta.
I punti di partenza sono i comunicati stampa diffusi ieri dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dalla stessa Commissione Europea, che nel dispaccio riassuntivo delle sue decisioni ha dedicato un paragrafo alla Xylella. Tutti e due i comunicati dicono la stessa cosa: approvate misure per contrastare il batterio e per prevenire la sua diffusione.
Per capire di quali misure concretamente si tratti, bisogna leggere un terzo comunicato stampa, diffuso sempre ieri dalla Regione Puglia. In sostanza, restrizioni agli spostamenti di alcune varietà di piante cresciute in vivai situati nelle zone infette dalla Xylella e nelle limitrofe zone tampone. Inoltre – e qui cominciamo ad avvicinarci al punto – “per la zona focolaio è prevista la eliminazione delle piante infette e la distruzione in situ del materiale che potrebbe contribuire alla diffusione del batterio”.
Ma dove sono le “zone focolaio” in cui gli ulivi malati saranno abbattuti? Come dice il comunicato stampa, esse sono state individuate il 18 aprile scorso da una determinazione regionale. Essa peraltro rimanda ad un “Allegato A” in cui le areevengono finalmente definite, e che è disponibile soltanto scaricando sul proprio computer la versione integrale delbollettino ufficiale numero 59 della Regione Puglia. Vi ho risparmiato la fatica, lettori. Nella fotogallery trovate gli screenshot delle mappe. Notate quanto è vasta l’area infetta attorno a Gallipoli, anche se si dice espressamente che lì non tutti gli ulivi sono malati.
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Ulvi Secolari del Salento Ammalati ?
Striscia la Notizia intervista il Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Nessun Batterio killer…
E’ necessaria la Cura Agroeco-Biologica Territoriale e non Tortura Chimica a base di Disseccanti e Pesticidi
Di seguito il servizio di Striscia la Notizia di oggi sabato 11 gennaio 2014 (replica alle ore 2 della notte): http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?18919
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E’ necessario un immediato programma territoriale di riconversione biologica dell’Agricoltura, a partire dal Simbolo del Salento e della Cultura Mediterranea: “l’Ulivo Sacro Millenario”… Immortale.
Sostenuto dai Pagamenti Agroambientali Europei attraverso i Piani Regionali di Sviluppo Rurale.
Miliardi di € che spesso tornano indietro a Bruxelles o non arrivano agli agricoltori che potrebbero tutelare la nostra salute (…e la propria in primis…), l’ambiente, la Bodiversità, attraverso l’Agricoltura Biologica Tradizionale, 100% agroecologica, 100% made in Italy e 100% libera da OGM…
Mentre ancora oggi molte regioni italiane sovvenzionano con quei fondi una falsa agricoltura integrata che prevede uso di pesticidi a volontà e addirittura dissecanti chimici, pericolosissimi per la salute, che inquinano le falde potabili e devastano territori e paesaggi (colorazione Arancio di erba morta)… e la biodiversità (microrganismi utili del terreno, erbe salutari, insetti utili, uccelli e mammiferi, ecc…)
Predisponendo i territori alle alluvioni a causa della perdita dell’Humus, base della fertilità e sostanza che trattiene acqua fino a 10 volte il suo peso… acqua che così scorre a valle provocando morte e distruzione…
…e Miliardi di danni.
Mentre l’atmosfera si riempie di anidride carbonica e vapore acqueo, proprio a causa della distruzione dell’humus e delle erbe fotosintetiche, oltre che per la follia degli allevamenti industriali di animali che oggi mangiano alimenti a base di Pesticidi ed OGM (che si accumulano nelle carni), almeno come 20 miliardi di esseri Umani… prima causa dell’effetto serra per la produzione di CO2, Metano, Ossidi di Azoto, Vapore Acqueo e sprechi energetici pazzeschi… (vedasi il film Home a link: http://www.youtube.com/watch?v=I1fQ-3-CEFg )
Fermiamoci… è già troppo tardi… troppo tardi per essere Pessimisti.
L’Italia, ad esempio, ha il triste primato mondiale dei tumori dell’Infanzia…
…stiamo distruggendo il nostro futuro in modo irreversibile… la salute dei Bambini.
Le soluzioni sono semplici ed efficaci e renderebbero gli agricoltori biologici e l’Italia più ricca e sana che mai.
Un esempio da mettere in primo piano per Expò 2015.
Agroecologia: nella Tradizione… l’Innovazione. A partire dal Recupero delle conoscenze smarrite.
Superando i conflitti di interesse, per la convergenza degli interessi di tutti… nessuno escluso.
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Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica, Agroecologia – Ist. Agrario Todi
ACCADEMIA MEDITERRANEA PER L’AGROECOLOGIA E LA VITA (AMA la Vita)
Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
P. IVA 02322010543
tel 075-8947433 (347-4259872)
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Articolo pubblicato in Verde e taggato agricoltura il 29 maggio 2014 da maria ferdinanda piva.
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Adesso basta, professor Altieri. E’ almeno la seconda volta che lei fa il copiaincolla da Blogeko spacciandolo come farina del suo sacco. Per la seconda volta le ripeto che Blogeko è pubblicato sotto licenza Creative Commons. Significa che il copiaincolla si può fare MA a patto di mettere il link attivo alla fonte, che in questo caso è:
http://blogeko.iljournal.it/xylella-fastidiosa-lue-ha-deciso-nel-salento-altri-uliveti-a-ferro-e-fuoco-le-mappe/79818
La ringrazio della precisazione. Questa volta il link l’ho messo io. Anche se non abbiamo nessuna colpa, cercheremo di porre maggiore attenzione sulla provenienza.
E io ringrazio lei per avere messo il link 🙂
A scanso di equivoci: il link deve metterlo LEI quando attinge, signor Altieri, non io quando me ne accorgo e commento le sedicenti sue prose. Per cui le chiedo di modificare il testo e di inserire i link attivo alla fonte. Grazie