Arsenico, Comuni e Regioni si attivino subito

Consiglio regionale del Lazio – Interviene Nando Bonessio (Verdi)

Riceviamo e pubblichiamo – Avevamo ragione noi Verdi a essere diffidenti, rivolgendoci, unica forza politica, alle Procure di Latina e Viterbo, sulla questione arsenico e ad affermare che per troppo tempo i cittadini avevano bevuto acqua all’arsenico nel Lazio.

Infatti anche l’Europa è diffidente e ha avviato un’investigazione preliminare sul perché in oltre un decennio non si sia intervenuti per risolvere il problema.

Emerge chiaro, quindi, che la deroga a 20 microgrammi concessa dall’Europa fino al 31 dicembre 2012, è condizionata a una vera attività di contrasto alla presenza dell’arsenico nell’acqua e non una presa d’atto di una situazione di fatto sulla quale sembra che gli esponenti del centrodestra si stiano adagiando.

Dalla notizia della deroga, infatti, tutto tace sul fronte del contrasto dell’arsenico nell’acqua e sembra che l’inquinamento sia scomparso semplicemente per via scritta.

Si tratta di un malcostume, quello di alzare i limiti di legge per far sparire sotto al tappeto l’inquinamento, che conosciamo bene e che conosce bene anche l’Europa visto che evidentemente non si fida dell’operato degli enti preposti alla riduzione dell’arsenico nell’acqua.

E’ evidente che alla scadenza di questa deroga non sarà concessa nessuna ulteriore dilazione e che la Regione e i Comuni devono attivarsi da subito e in maniera efficace, perché quando parliamo di risorse idriche 18 mesi sono tempi molto ristretti.

Nando Bonessio
Presidente dei Verdi del Lazio

22 aprile, 2011
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