Creato chip rivoluzionario per la diagnosi precoce del cancro

La maggior parte dei tumori oggi vengono rilevati a livello macroscopico, quando sono già composti di milioni di cellule tumorali e la malattia comincia ad avanzare verso una fase più matura. La creazione di un nuovo dispositivo promette la possibilità di una diagnosi precoce, che potrebbe rivoluzionare le percentuali di sopravvivenza dalla malattia.

micro chip cancro

Un team internazionale di ricercatori , guidati dall’ ICFO  – Institute of Photonic Sciences in Castelldefels –ha annunciato il successo dello sviluppo di una piattaforma “lab -on -a- chip”. Il dispositivo è in grado di rilevare basse concentrazioni di proteine tumorali nel sangue, consentendo così diagnosi della malattia nelle sue prime fasi. Il rilevamento del cancro nelle sua fase iniziale è visto come la chiave di successo per la diagnosi e il trattamento della malattia.

Questo piccolissimo chip potrebbe rappresentare un importante mezzo per la cura del cancro in futuro, non solo per la sua affidabilità, sensibilità e potenziale basso costo, ma anche perché è uno strumento portatile, in grado  dunque di facilitare la diagnosi in quei luoghi dove è difficile l’accesso agli ospedali o alle  cure cliniche.

Il dispositivo è grande solo pochi centimetri quadrati,  ma presenta vari siti di rilevamento distribuiti attraverso una rete di micro-canali fluidi che permettono di condurre analisi multiple. Nanoparticelle in oro si trovano sulla superficie del chip e sono programmate chimicamente con un  anticorpo recettore in modo da attrarre specificamente le proteine ​ circolanti nel sangue. Quando una goccia di sangue viene iniettata nel chip, se presenta marcatori tumorali,  questi si attaccano alle nanoparticelle situate sui micro- canali, innescando  una “risonanza plasmonica”.

“La scoperta più affascinante è che siamo in grado di rilevare concentrazioni estremamente basse di questa proteina nel giro di pochi minuti, rendendo così il dispositivo un  potente strumento che andrà a beneficio della diagnosi precoci e del trattamento del cancro”, affermano i ricercatori.

Questo lavoro è stato sostenuto da Fondazione Cellex Barcellona e dal progetto SPEDOC , finanziato dal  Seventh Framework Program (FP7) della Commissione europea.

L’ICFO – Institute of Photonic Sciences – è stato creato nel 2002 dal governo della Catalogna e dell’Università Tecnica della Catalogna come centro di ricerca di eccellenza dedicato alla scienza e alle tecnologie. Oggi, è uno dei migliori centri di ricerca in tutto il mondo nella sua categoria.  L’istituto ospita 300 professionisti ed è situato nel Mediterranean Technology Park a Barcellona .

da gaianwes

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