IN SARDEGNA UN’INNOVAZIONE SENZA PRECEDENTI IN EUROPA: ECCO QUALE!

E’ stato avviato in Sardegna un test molto importante che rappresenta una vera e propria innovazione senza precedenti. La nostra Isola diventa quindi “laboratorio” per un servizio futuristico che potrà rivoluzionare i trasporti in tutto il Vecchio Continente. Di cosa stiamo parlando? Del test per l’integrazione delle tecnologie satellitari nel trasporto ferroviario, che rappresenta un’innovazione a livello europeo. 

Con il coordinamento di RadioLabs, sono infatti stati avviati all’inizio del mese di aprile proprio in Sardegna i test per l’integrazione delle tecnologie satellitari nel trasporto ferroviario nell’ambito del progetto ESA 3InSat, che è stato avviato nel 2012 sotto la guida di Ansaldo STS.  In cosa consiste? In pratica, per la prima volta è stato dimostrato che è possibile usare sistemi di comunicazione basati su servizi M2M con collegamenti cellulari e satellitari per controllare la marcia dei treni nelle linee regionali e locali.

Con questo sistema all’avanguardia, il satellite svolge un ruolo molto importante per migliorare la sicurezza, accelerare l’ammodernamento e ridurre i costi operativi delle reti ferroviarie, principalmente di quelle a bassa densità di traffico, poiché evita la necessità di costose attrezzature lungo i binari e di reti di telecomunicazione dedicate. Grazie a questi test è stata verificata la validità di un approccio integrato in grado di combinare gli attuali servizi mobili 3G/4G commerciali e i servizi satellitari, rendendo quindi superflua la realizzazione di reti di comunicazione ad hoc. Il sistema sarà ulteriormente perfezionato e validato nei prossimi mesi con una seconda serie di test.

Queste le parole di Francesco Rispoli di Ansaldo STS: “Il nuovo servizio di telecomunicazioni in fase di sperimentazione in Sardegna nell’ambito di 3InSat rappresenta un’innovazione senza precedenti in Europa per i sistemi di controllo dei treni e apre la strada alla realizzazione di sistemi di segnalamento rapidamente implementabili ed economicamente efficienti, nonché all’utilizzo, per la prima volta, di reti di telecomunicazioni pubbliche sulle linee regionali e locali che potranno sfruttare le reti di comunicazione pubbliche cellulari e satellitari”.

Chissà…magari nel futuro la Sardegna non sarà più peggio del terzo mondo nel settore delle ferrovie interne!

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