Sicurezza e salute in agricoltura

Seminatrice degli anni ’50 nei dintorni di Viterbo (Archivio Consorzio Agrario di Viterbo g.c. di Luciano Pasquini)

Giovedì 15, presso l’aula magna dell’Università della Tuscia, a partire dalle ore 9 si terrà il convegno regionale “Sicurezza e salute in agricoltura”, organizzato dall’unità operativa Pisll della Ausl di Viterbo.

L’evento è rivolto agli operatori della prevenzione del servizio pubblico, ai tecnici e consulenti della prevenzione delle aziende agricole, ai rappresentanti delle istituzioni, alle parti sociali, ai lavoratori e ai cittadini.

Il convegno, inoltre, rappresenta una opportunità di confronto tra gli operatori del servizio sanitario regionale, le altre istituzioni e le parti sociali rispetto al percorso iniziato con il Piano regionale della prevenzione in agricoltura e in selvicoltura sviluppato nel triennio 2010 – 2013.

Le otto Ausl della Regione Lazio impegnate nel Piano, infatti, hanno garantito una sufficiente omogeneità di comportamento e hanno adottato criteri comuni e condivisi nell’attività di controllo e vigilanza dando vita a un modello di intervento di comparto particolarmente significativo.

Nel primo triennio del Piano l’obiettivo prioritario è stato l’adeguamento dei trattori alle norme di sicurezza e il bilancio dell’attività si è rivelato ampiamente positivo, sia per l’impegno degli operatori delle Ausl sia per l’azione di assistenza e informazione svolta dalle associazioni di categoria.

“Durante la giornata di lavoro – spiega il direttore dello Spisll, Augusto Quercia – faremo il punto sulle attività di prevenzione messe in atto nel periodo 2010 – 2013 e sui primi risultati ottenuti, mettendo in luce le criticità e le difficoltà incontrate nell’attuazione delle misure di prevenzione.

Al termine di questo confronto, inizieremo poi a delineare il contesto e a individuare i principali obiettivi per il futuro Piano regionale della prevenzione in agricoltura per il quadriennio 2014 – 2018 con il fine di integrare la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori con le complessive politiche di sviluppo del settore agricolo”.

 

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