da greenme.it Scritto Da Germana Carillo Creato 08 Maggio 2014
Niente più Bvo nella Coca Cola (e nella Pepsi). Lo annuncia ufficialmente la multinazionale produttrice di una delle bibite gassate più famose al mondo, dopo che era stata avanzata unapetizione online sul sito Change.com da migliaia di consumatori.
COS’E’ il BVO – Si tratta del “Brominated vegetable oil”, ovvero di un additivo utilizzato come emulsionante alimentare per diverse bevande della società, compresi Fanta e Powerade. L’uso do questa sostanza, derivante da soia o mais, permette di diluire e amalgamare gli aromi, che altrimenti rimarrebbero in superficie. Contro il Bvo è attiva da tempo una campagna per vietarne l’utilizzo.
Infatti, secondo una ricerca condotta da alcuni ricercatori del Mayo Clinic, un consumo prolungato di bibite che contengono il Bvo potrebbe causare nel corso degli anni diversi problemi di salute anche gravi, come perdita di memoria, malattie della pelle e problemi al sistema nervoso.
L’uso del Bvo è tecnicamente vietato nell’Unione Europea e in Giappone come additivo, mentre grazie a una legge nel 1970 negli Stati Uniti il Bvo è stato rimosso dagli ingredienti catalogati come “senza rischi”. Ma negli States ne hanno comunque consentito l’uso nelle bibite in una quantità pari a un rapporto di 15 su un milione. Evidentemente non basta.
Un passo da gigante dunque per i colossi delle bollicine, ma basterà per rendere Coca e Pepsi bevande “meno discutibili”? Continuiamo ad vere i nostri dubbi. Puoi togliere quanto vuoi (e sostituire con altro che tra qualche anno si scoprirà essere altrettanto nocivo), puoi ancheaggiungere la stevia.
Ma invertendo l’ordine dei fattori, il risultato non cambia.
Germana Carillo
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