La costruzione di un hangar di Viterbo nelle intercettazioni

Roma – Inchiesta sugli appalti truccati negli aeroporti

Roma –  “Manco un anno sì… è stata fatta molto bene”. Risponde un secondo personaggio: “Con quel poco che je stato dato…”. E poi la chiosa finale del primo: “È proporzionato”. Così viene commentata nelle intercettazioni di due uomini legati all’imprenditore Mantovano la caduta di “una grondaia dell’hangar dell’aeroclub di Viterbo”, secondo il Corriere della sera. Come dire che non era stato realizzato nel migliore dei modi.

Spunta anche lo scalo viterbese nelle intercettazioni della procura di Roma. Un episodio secondario ma che rientra tra quelli sotto la lente degli investigatori.

Una serie di appalti pilotati che andavano a un solo imprenditore e che riguardavano l’aeroporto di Ciampino e gli altri scali minori del Lazio. Il tutto per un danno erariale di otto milioni.

Un solo imprenditore avrebbe monopolizzato gli appalti tra il 2009 e il 2014.

L’imprenditore in cambio avrebbe ristrutturato una villa con piscina, procurato posti di lavoro o pagato tangenti.

Per ordine del gip Maurizio Caivano sono finiti in carcere Sergio Legnante, 52 anni, dirigente Enac (Ente nazionale aviazione civile), ex direttore di Ciampino competente anche per Roma Urbe, Aquino, Viterbo e Rieti; Massimo Mantovano, 46 anni, imprenditore; Alfonso Mele, 55 anni, ingegnere Enac. Altre tre persone sono finite ai domiciliari.

Associazione a delinquere finalizzata ai reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso e frode nelle pubbliche forniture le accuse, a vario titolo, mosse dalla procura.

10 aprile, 2014 – 0.00
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