La UIL : La TASI sarà più cara dell’Imu

di F.R.

Tasi, Uil: nel 37,5% dei comuni sarà più cara dell’Imu. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’arrivo della Tasi porterà “amare sorprese” per gli italiani. Non sempre infatti, e non in tutte le città, ci sarà una diminuzione effettiva di quanto pagato dai cittadini: nel 37,5% dei comuni la Tasi sarà più cara della vecchia imposta sugli immobili. Questo il frutto della prima proiezione della Uil Servizio politiche territoriali su un campione di otto comuni che hanno già deliberato le aliquote della Tasi per il 2014.
“Anche se in molti Comuni si sta iniziando adesso a prendere decisioni sulle aliquote della Tasi, come nel caso di Bologna dove l’orientamento è di portare l’aliquota sulla prima casa al 3,3 per mille per avere più risorse per le detrazioni, alcune città hanno deliberato le aliquote della nuova tassa”, spiega la sigla sindacale, sottolineando che ad eccezione di Aosta, dove per le case non di lusso l’aliquota è stata fissata al livello base dell’1 per mille, in tutte le altre città ha subito delle variazioni al rialzo. Le otto città considerate dallo studio sono Brescia, Piacenza, Modena, Mantova, Pistoia, Aosta, Cagliari e Ravenna. Piacenza ha scelto il 3,3 per mille, introducendo però delle detrazioni per gli immobili con rendita catastale fino a 600 euro; Ravenna ha scelto il 2,5 per mille; stessa aliquota Brescia, ma con l’esenzione degli immobili con rendita catastale fino a 400 euro; mentre Pistoia con il 2,5 per mille ha esentato dal pagamento gli immobili “popolari” (A/4 e A/5). Anche Modena ha scelto il 2,5 per mille con due detrazioni: esenzione per gli immobili con rendita fino a 320 euro ed un 50% per gi immobili con rendita catastale dai 320 euro ai 400 euro. Mantova ha invece scelto il 2,4 per mille e Cagliari il 2,1 per mille. Cosa emerge dallo studio? “Risultato del campione è che nel 37,5% dei Comuni la Tasi è più “cara” dell’Imu pagata nel 2012”, spiega la Uil.

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