Un insetto ha imparato a mangiare i campi di mais Ogm – Una diabrotica nell’ateneo senese che convive con la malauniversità

da ilsensodellamisura

Posted on 25 marzo 2014 by Giovanni Grasso

Diabrotica virgifera virgifera

Diabrotica virgifera virgifera

Un insetto ha imparato a mangiare i campi di mais Ogm

Maria Ferdinanda Piva. Nei campi degli Stati Uniti una bestiolina sta facendo secco (letteralmente) il mais Ogm studiato apposta per resisterle. Ricordate la diabrotica (foto), l’insetto che ha imparato a fare marameo ai campi di mais geneticamente modificato della Monsanto? Ebbene, ora la diabrotica è andata oltre. È in grado di mangiare (e danneggiare) anche a varietà di mais Ogm commercializzati da altri colossi dell’agrochimica quali Syngenta e DuPont. Lo certifica un articolo pubblicato pochi giorni fa dal Pnas: il bollettino dell’Accademia delle Scienze statunitense, mica il ciclostilato dei centri sociali.

Un passo indietro per capire. I mais Ogm che devono alzare bandiera bianca di fronte all’assalto della diabrotica hanno una cosa in comune. Il loro patrimonio genetico è stato manipolato in laboratorio inserendovi un frammento di patrimonio genetico delBacillus thuringiensis, un batterio in grado di produrre sostanze insetticide. Sono cioè mais Ogm Bt. Esistono vari tipi di mais Ogm Bt, ciascuno dei quali è in grado di produrre una diversa sostanza insetticida.

La diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera) è un insetto presente anche in Italia che depone le uova nel terreno: le larve mangiano le radici del mais. Gli adulti, nella seconda metà dell’estate, ne mangiano le foglie. Già da alcuni anni è nota l’esistenza di ceppi di diabrotica in grado di banchettare su piante di mais Ogm che esprimono tossina insetticida Cry3Bb1, come ad esempio la varietà Mon 863 della Monsanto.

La novità riportata dal Pnas è la scoperta di ceppi di diabrotica resistenti anche ad una diversa tossina insetticida, che viene chiamata mCry3A e che è propria di altri tipi di mais Ogm Bt: qui l’elenco completo; seguendo il link si nota che soltanto pochi sono stati approvati per la coltivazione e appartengono appunto a Syngenta e DuPont. Non a Monsanto.

Sempre sul Pnas si legge che la resistenza alle due tossine insetticide è presente contemporaneamente negli stessi ceppi di diabrotica. Ossia, sono stati trovati insetti in grado di mangiare sia mais Ogm che produce la tossina Cry3Bb1 sia mais Ogm che produce la tossina mCry3A.

Fin qui le notizie. Le considerazioni? Principalmente una: l’agricoltura che punta sugliOgm è un’agricoltura diretroguardia. Negli Usa è il modello dominante da una ventina di anni; questo breve lasso di tempo ha consentito alla diabrotica di vincere. Del resto, la diabrotica non aveva scelta: o adattarsi e resistere alle tossine insetticide prodotte dalle piante, o perire.

Si è adattata. Per la cronaca, tradizionalmente la diabrotica viene combattuta con larotazione delle colture: le uova vengono deposte nel terreno, le larve mangiano le radici del mais e se invece trovano quelle di un’altra pianta muoiono semplicemente di fame. È una tecnica in uso da secoli e funziona tuttora.

Altro motivo per bandire gli OGM: non funzionano !!!
riceviamo dal Prof. Giuseppe Altieri il seguente articolo tratto da pna.sorg

diabrotica del mais

Nei campi degli Stati Uniti una bestiolina sta facendo secco (letteralmente) il mais Ogm studiato apposta per resisterle. Ricordate la diabrotica (foto), l’insetto che ha imparato a fare marameo ai campi di mais geneticamente modificato dellaMonsanto? Ebbene, ora la diabrotica è andata oltre. E’ in grado di mangiare (e danneggiare) anche a varietà di mais Ogm commercializzati da altri colossi dell’agrochimica quali Syngenta e DuPont. Lo certifica un articolo pubblicato pochi giorni fa dal Pnas: il bollettino dell’Accademia delle Scienze statunitense, mica il ciclostilato dei centri sociali.

Un passo indietro per capire. I mais Ogm che devono alzare bandiera bianca di fronte all’assalto della diabrotica hanno una cosain comune. Il loro patrimonio genetico è stato manipolato in laboratorio inserendovi un frammento di patrimonio genetico delBacillus thuringiensis, un batterio in grado di produrre sostanze insetticide. Sono cioè mais Ogm Bt. Esistono vari tipi di mais Ogm Bt, ciascuno dei quali è in grado di produrre una diversa sostanza insetticida.

La diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera) è un insetto presente anche in Italia che depone le uova nel terreno: le piante mangiano le radici del mais. Gli adulti, nella seconda metà dell’estate, ne mangiano le foglie. Già da alcuni anni è nota l’esistenza di ceppi di diabrotica in grado di banchettare su piante di mais Ogm che esprimono tossina insetticida Cry3Bb1, come ad esempio la varietà Mon 863 della Monsanto.

La novità riportata dal Pnas è la scoperta di ceppi di diabrotica resistenti anche ad una diversa tossina insetticida, che viene chiamata mCry3A e che è propria di altri tipi di mais Ogm Bt: qui l’elenco completo; seguendo il link si nota che soltanto pochi sono stati approvati per la coltivazione e appartengono appunto a Syngenta e DuPont. Non a Monsanto.

Sempre sul Pnas si legge che la resistenza alle due tossine insetticide è presente contemporaneamente negli stessi ceppi di diabrotica. Ossia, sono stati trovati insetti in grado di mangiare sia mais Ogm che produce la tossina Cry3Bb1 sia mais Ogm che produce la tossina mCry3A.

Fin qui le notizie. Le considerazioni? Principalmente una: l’agricoltura che punta sugli Ogm è un’agricoltura di retroguardia. Negli Usa è il modello dominante da una ventina di anni; questo breve lasso di tempo ha consentito alla diabrotica di vincere. Del resto, la diabrotica non aveva scelta: o adattarsi e resistere alle tossine insetticide prodotte dalle piante, o perire.

Si è adattata. Per la cronaca, tradizionalmente la diabrotica viene combattuta con la rotazione delle colture: le uova vengono deposte nel terreno, le larve mangiano le radici del mais e se invece trovano quelle di un’altra pianta muoiono semplicemente di fame. E’ una tecnica in uso da secoli e funziona tuttora.

 

da pnas.org http://www.pnas.org/content/early/2014/03/12/1317179111

Resistenza campo evoluto da diabrotica del mais a più Bacillus thuringiensis tossine nel mais transgenico

  1. Ryan S. Keweshan

Autore Affiliazioni

  1. A cura di Charles J. Arntzen, Arizona State University, Tempe, AZ, e approvato 27 gennaio 2014 (ricevuto per la revisione 12 settembre 2013)

Significato

Colture geneticamente modificate per produrre le tossine insetticide derivate dal batterio Bacillus thuringiensis (Bt) uccidono gli insetti infestanti e ridurre l’uso di insetticidi convenzionali. Tuttavia, l’evoluzione della resistenza Bt può diminuisce questi benefici. La diabrotica del mais è una grave parassita del mais ed è gestito con il mais Bt. A partire dal 2009, diabrotica del mais con la resistenza al mais produrre la tossina Bt Cry3Bb1 imposto gravi danni al mais Cry3Bb1 in Iowa. Abbiamo dimostrato che esiste una resistenza incrociata tra mais Cry3Bb1 e mais mCry3A ed è associata con grave pregiudizio per il mais Bt nei campi degli agricoltori. Questi risultati dimostrano che le colture Bt producono meno di una dose elevata di tossina contro i parassiti bersaglio possono selezionare per la resistenza rapidamente, di conseguenza, gli attuali approcci per la gestione della resistenza Bt dovrebbero essere riesaminati.

Astratto

La piantumazione diffusa di colture geneticamente modificate per produrre le tossine insetticide derivanti dal batterio Bacillus thuringiensis (Bt) pone una forte pressione selettiva sulle popolazioni di parassiti ad evolversi resistenza. Mais occidentale diabrotica è un parassita chiave di mais, e in campi di granturco continui viene spesso gestito attraverso la semina di mais Bt. Nel corso del 2009 e del 2010, i campi sono stati identificati in Iowa in cui diabrotica del mais imposto gravi lesioni al mais produrre la tossina Bt Cry3Bb1.Biotest successivi hanno rivelato resistenza Cry3Bb1 in queste popolazioni. Qui, si segnala che, nel corso del 2011, danno al mais Bt nel campo ampliato per includere il mais mCry3A oltre al mais Cry3Bb1 e analisi di laboratorio della diabrotica del mais da questi campi trovati resistenza Cry3Bb1 e mCry3A e cross-resistenza tra queste tossine . Resistenza al mais Bt ha persistito in Iowa, sia con il numero di campi Bt individuati con lesioni gravi radice e la capacità delle popolazioni diabrotica del mais per sopravvivere sul mais Cry3Bb1 aumento tra il 2009 e il 2011. Inoltre, mais Bt rivolti diabrotica del mais non produce una dose elevata di tossina Bt, e l’entità della resistenza associati a lesioni alimentazione era inferiore a quella osservata in una coltura Bt alte dosi. Questi primi casi di resistenza da diabrotica del mais occidentale evidenziano la vulnerabilità del mais Bt per favorire l’evoluzione della resistenza da questo parassita e, più in generale, il punto al potenziale degli insetti di sviluppare resistenza rapidamente quando le colture Bt non raggiungono un’alta dose di tossina Bt .

Note a piè

  • Contributi Autore: AJG e JLP-M. ricerche che,. JLP-M, EHC, MWD, AMH, DAI, e RSK eseguite ricerca; AJG e JLP-M. dati analizzati e AJG e JLP-M. ha scritto il giornale.

  • Conflitto di interesse: AJG ha ricevuto il finanziamento della ricerca relative a questo progetto da Monsanto e ha ricevuto un finanziamento non relative a questo progetto da AMVAC, Dow AgroSciences, DuPont-Pioneer, Monsanto, Syngenta, e Valent. AJG ha depositato un brevetto del saggio biologico a base vegetale descritto in questo articolo.

  • Questo articolo è un PNAS Direct Submission.

  • Questo articolo contiene informazioni di supporto online www.pnas.org/lookup/suppl/doi:10.1073/pnas.1317179111/-/DCSupplemental .

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5 commenti

  1. No L’autore di cotanta prosa non è il prof Altieri. L’autore, anzi l’autrice, è Maria Ferdinanda Piva, alias Blogeko. Il blog che aveva attribuito lo scritto al prof Altieri
    http://ilsensodellamisura.com/2014/03/25/una-diabrotica-nellateneo-senese-che-convive-con-la-malauniversita/
    ora ha aggiornato il post e inserito il link a Blogeko
    http://blogeko.iljournal.it/un-insetto-ha-imparato-a-mangiare-i-campi-di-mais-ogm/78938

    A ciascuno il suo 🙂

  2. Ellamiseria, liberissimi di mettere i commenti in moderazione, ci mancherebbe! Ma “a ciascuno il suo”, per quel che mi riguarda, è scolpito con lettere di bronzo sulla soglia di casa mia.

    • Raimondo Chiricozzi

      Abbiamo postato anche l’articolo pubblicato da il senso della misura a sua firma. Il prof Altieri comunque non si è attribuito la scoperta ma riporta un articolo tratto da pnasorg. La ringrazio comunque della precisazione e ci scusiamo dell’errore assolutamente involontario.

  3. Un par de balle, con tutto il rispetto, Il prof Altieri in tutto questo non c’entra una beneamata cippa, salvo il fatto che (prima di essere sgamato) ha apposto la sua firma su una prosa altrui. Nella mia email conservo le prove in proposito.

    Lo so, lo so, internet è piena di cose così, non ne faccio una guerra di religione, è un peccato veniale, internet è piena di siffatti peccati veniali e sono certa che l’errore sia stato assolutamente involontario. Ma combatto una personale battaglia contro tutti gli errori del genere (e sono stramila) che mi toccano da vicino. Perchè spaccio roba buona, io!, e non roba di seconda mano cui appongo la mia firma come se fosse roba nuova 🙂

  4. Ah: l’articolo del Pnas è linkato nel mio articolo originale

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