UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON VITO FERRANTE

Si e’ svolto lunedi’ 24 marzo 2014 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” un incontro di riflessione con Vito Ferrante, presidente dell'”Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia” (Afesopsit).
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Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita’, e’ il presidente e l’anima dell'”Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia” (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta’, di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia’ consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, Vito Ferrante e’ una delle personalita’ piu’ stimate nell’ambito del volontariato e dell’impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta’ concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu’ ne ha bisogno; e’ a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa’ civile, per le esperienze di solidarieta’ e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell’assistenza rispettosa e promotrice della dignita’ e dei diritti umani.
 
Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo
 
Viterbo, 24 marzo 2014
 
Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.itcentropacevt@gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
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Allegato: Una breve notizia sull’Afesopsit
L’Afesopsit, Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, nasce nel 1993 con l’intento principale di garantire alle persone con disturbo mentale il riconoscimento e l’esercizio dei diritti umani e civili, al fine di poter accedere ad un livello soddisfacente della qualita’ di vita propria e dei loro familiari. Qualita’ di vita intesa come risposta concreta ai bisogni fondamentali dell’abitare, lavorare, avere relazioni sociali ed affettive e godere del tempo libero. In altre parole contribuire a tradurre nella pratica quotidiana non solo l’applicazione della legge 180, ma sopratutto lo spirito che la anima, basato sul superamento della logica di separatezza che per lungo tempo ha contrapposto concetti del tipo medico/paziente, operatori sociosanitari/familiari, sano/malato, sapere tecnico/altri saperi, istituzioni/associazionismo… e sull’affermazione di una logica di partecipazione democratica, condivisione, reciprocita’, mutualita’ e collaborazione sinergica. Alle persone con disagio psichico e ai loro familiari, l’Associazione offre accoglienza e ascolto dei bisogni; aiuta a prendere contatto con i vari servizi sanitari e sociali, affinche’ venga effettuata la presa in carico non solo della persona in difficolta’ ma dell’intero sistema familiare; fornisce loro informazioni riguardo diritti previsti dalla legge (pensione, sussidio…). Offre sostegno psicologico inserendo persone e famiglie all’interno di una rete di auto mutuo aiuto, aiutandole cosi’ ad uscire dall’isolamento e dal senso d’impotenza e disperazione che ne consegue. Promuove, insieme alle equipe multidisciplinari dei vari servizi con cui collabora, la formulazione e realizzazione di progetti individuali. Vigila sulla loro effettiva attuazione, sulle modalita’ dei processi attivati, sui metodi applicati, in particolare sulla qualita’ delle relazioni costruite con l’utente e la sua famiglia, sia in ambito pubblico che privato convenzionato. Infine verifica gli esiti di tali trattamenti e percorsi, soprattutto in relazione alla durata degli stessi.
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