Una tragedia ancora viva nei ricordi di tanti ronciglionesi che quella mattina poco prima delle dieci udirono gli aerei americani avvicinarsi al paese e sganciare le bombe sulla parte alta dove era operativo il comando tedesco. Tanti sopravvissuti di ieri ricordano oggi i genitori, i fratelli, gli amici rimasti sotto le macerie. «Nessuno si aspettava una cosa del genere – racconta un anziano cittadino che perse la sorella – il ricordo che ho sempre fisso nella mia mente e che non riuscirò mai a cancellare è quella nube nera che avvolse il cielo come fosse notte, i volti insanguinati dei tanti feriti in preda alla disperazione, i corpi martoriati. Ricordo mezzo paese distrutto e faticosamente ricostruito». I nomi delle vittime di quel lontano giorno sono tutti riportati nella stele che il Comune ha fatto costruire anni fa all’ingresso del cimitero perché nessuno possa mai dimenticare il tributo di vite umane pagato dalla comunità ronciglionese. Sabato mattina alle 9,30 il parroco Don Silvio Iacomi celebrerà una messa presso la cappella del camposanto in suffragio di tutte le trecento vittime di quel tragico 5 giugno 1944.
Con la speranza che il giusto e doveroso ricordo del sacrificio di tanti ronciglionesi innocenti che certamente non meritavano di morire, non diventi occasione di strumentalizzazione con facili paragoni alle vicende di oggi.Redazione online