Cellulari e rischio tumori, prima azione legale contro il governo

Oltre che in ambito scientifico, la correlazione tra l’uso dei cellulari e il rischio di tumori al cervello continua a infiammare anche il mondo politico e quello delle associazioni. L’ultima mossa è quella di Apple, un’associazione padovana nata per sensibilizzare sui danni dell’elettrosmog, che ha deciso di ricorrere al TAR del Lazio contro il governo.

L’associazione, rappresentata legalmente dallo studio legale Ambrosio e Commodo, con sede a Torino, chiede infatti al Ministero della Salute di avviare una campagna informativa per avvisare i cittadini dei potenziali rischi insiti in un uso scorretto e smodato del cellulare e del cordless. Proprio come sui pacchetti delle sigarette campeggiano moniti come Nuoce gravemente alla salute, così anche sui telefoni cellulari dovrebbe essere apposta una nota informativa sui danni dell’elettrosmog.

Il ricorso al TAR, depositato il 20 marzo, apre di fatto la prima causa su cellulari e rischio tumori avviata in Italia contro il governo. L’associazione ci tiene però a specificare che quella del ricorso al TAR è una misura estrema, messa in campo dopo aver tentato invano di convincere il Ministero della Salute a provvedere a informare adeguatamente i cittadini.

I legali dell’associazione Apple utilizzeranno, a supporto della loro tesi, oltre ai numerosi studi internazionali su cellulari e rischio tumori, la causa già vinta dal dirigente bresciano Innocente Marcolini contro l’ente di previdenza Inail. La sentenza della Corte di Cassazione di Brescia nell’ottobre del 2012 aveva accertato una relazione tra l’utilizzo del telefono cellulare e il tumore al nervo trigemino che aveva colpito l’uomo.

Oggi in Italia a usare il telefonino quotidianamente sono circa 40 milioni di persone, un numero superiore a quello dei fumatori. Molti bambini e adolescenti, ancora nella fase delicata dello sviluppo cerebrale, stanno a contatto con il cellulare diverse ore del giorno e della notte, senza mai separarsene e spesso senza usare l’auricolare o il vivavoce. Per queste ragioni, le associazioni a tutela della salute dei cittadini chiedono che vengano vietati sia gli spot per promuovere i telefonini sia l’uso dei cellulari ai minori.

Misure drastiche che secondo l’associazione Apple salverebbero molte vite. Il rischio di neurinomi acustici negli ultimi anni è infatti raddoppiato. I soggetti più esposti sono coloro che utilizzano il cellulare da almeno 10 anni per un tempo che va da 16 minuti a oltre 32 minuti al giorno. Purtroppo le compagnie telefoniche non fanno altro che offrire opzioni tariffarie che incentivano le telefonate di lunga durata.

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