da occhioviterbese.it di Gabriele La Malfa
Ieri martedì 25 febbraio, a Ronciglione, presso la sede nazionale di Accademia Kronos si è svolto un importante incontro con l’Ambasciata di Bolivia in Italia. L’incontro era stato programmato da tempo. Lo scopo era quello di valutare la possibilità di realizzare in Bolivia un grande centro di studio e sviluppo sulle nuove frontiere dell’energia, cominciando dall’estrazione dei sali di Litio, di cui la Bolivia ha i più grandi giacimenti a cielo aperto del mondo, fino alla sua lavorazione e produzione di batterie ad altissimo potenziale energetico. La Bolivia, dopo che alcuni anni fa Evo Morales si è insediato come presidente, ha visto il suo prodotto interno lordo salire vertiginosamente. Oggi il suo PIL si è attestato a 6.5, quasi come la Cina. Tutto ciò è stato possibile grazie alla politica di nazionalizzazione imposta da Morales a tutti i centri di estrazioni minerali di primaria importanza sfruttati in precedenza soprattutto dalle grandi multinazionali USA e cinesi. Mandati a casa chi sfruttava questi giacimenti a proprio vantaggio, lasciando le briciole ai boliviani, questo Paese dell’America del Sud ha iniziato a crescere rapidamente, diventando una nazione emergente come il Brasile, la Cina e l’India. Il governo boliviano, intenzionato a diventare come la Corea del Sud, una nazione industriale d’eccellenza, ora chiede know how innovativi a Paesi come l’Italia che non hanno velleità depredatorie nei confronti di quelli in via di sviluppo. Per questo motivo, vista la cordiale amicizia tra Accademia Kronos e il presidente Evo Morales, è stato chiesto all’associazione di individuare istituti, enti, scienziati e industrie di massima affidabilità. Così è stato fatto è nella riunione di martedì, in cui erano presenti: l’Ambasciatore in Italia della Bolivia Antolin Ayaviri Gomez, il suo addetto scientifico, il prorettore dell’Università della Tuscia Anna Maria Fausto, lo scienziato dell’Enea Vincenzo Ferrara, il Vicepresidente di Uirnet S.p.a. Marcello Mariani in rappresentante degli industriali e il presidente di Accademia Kronos Ennio La Malfa, si è siglato un primo accordo, propedeutico ad un percorso che potrebbe portare il viterbese ad essere partner privilegiato in questo sogno boliviano. Evo Morales ha fretta di concretezze per cui a breve ci saranno ulteriori incontri fino alla definizione di un piano di fattibilità da realizzare in Bolivia, ma anche in Italia. A breve quindi è previsto l’arrivo di decide e decine di tecnici boliviani che dovranno apprendere tutto il know how sulle energie del futuro. Un pò di respiro per l’economia del viterbese.
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