Questo carnevale è mosso dalla passione di una cittadina capace di sopravanzare ancora regole, paure, con la passione che non fa temere a un ragazzo in questi giorni la sgridata del padre, che non ha bisogno di vigili e controlli, ma solo di sapere che è carnevale, facendo percepire al turista un clima una sensazione che in nessun altro paese si può vivere se non nel paese del carnevale.
Allora si spiega perche “Max“ si vesta da vigile e dirotti arbitrariamente il traffico, la moglie che da mascherina sbeffeggia il marito, Lambiti che con una scopa ed oggetti rotti, presi in giro per casa, realizzava la più affascinante maschera del carnevale. E’ solo questo spirito che va aiutato, incoraggiato capito da ogni istituzione che simbolicamente ancor oggi consegna il paese alla madrina del carnevale; da quell’istante con la fierezza degli ussari, al suono del campanone scordiamoci regole assurde,e torniamo al carnevale! Ancora una volta questo è stato il carnevale a Ronciglione.