RICORDATI I VITERBESI VITTIME DELLA SHOAH. ANCORA UN APPELLO AFFINCHE’ CESSI LA PERSECUZIONE DEI MIGRANTI

Nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, la mattina di martedì 28 gennaio 2014 a Viterbo una delegazione del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” ha reso omaggio alla memoria di Vittorio Emanuele Anticoli, sua figlia Letizia Anticoli e il marito di lei Angelo Di Porto, ebrei viterbesi vittime della Shoah.

In via della Verità, dinanzi alla lapide che ricorda la famiglia viterbese deportata ad Auschwitz, è stato osservato un minuto di silenzio; successivamente sono state effettuate alcune letture; la commemorazione è stata conclusa da una meditazione del responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che nel ricordo delle vittime della Shoah ha invitato ancora una volta a lottare oggi contro il razzismo e il totalitarismo, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, ed in particolare affinché cessi immediatamente la persecuzione razzista dei migranti, siano aboliti i campi di concentramento, cessino le deportazioni, cessi il favoreggiamento della schiavitù, siano accolte ed assistite le persone che giungono in Italia in fuga da guerre, dittature e fame, siano rispettati i diritti di tutti gli esseri umani.

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L’iniziativa faceva parte di una serie di iniziative commemorative e di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo in relazione alla celebrazione del Giorno della Memoria della Shoah.

Per iniziativa della struttura nonviolenta viterbese nei dieci giorni tra il 17 gennaio e il 26 gennaio 2014 si sono svolti altrettanti incontri di studio nel corso dei quali sono stati letti e commentati testi di Theodor W. Adorno, Jean Améry, Guenther Anders, Hannah Arendt, Zygmunt Bauman, Edith Bruck, Margarete Buber Neumann, Albert Camus, Elias Canetti, René Cassin, André Chouraqui, Norbert Elias, Anne Frank, Stephane Hessel, Raul Hilberg, Etty Hillesum, Vladimir Jankélévitch, Milena Jesenska, Hans Jonas, Janusz Korczak, Primo Levi, Emmanuel Levinas, George L. Mosse, Léon Poliakov, i martiri della “Rosa Bianca”, Jorge Semprun, Edith Stein, Tzvetan Todorov, Elie Wiesel, Annette Wieviorka, Michel Wieviorka; il 27 gennaio è stata commemorata la figura di Vittorio Emanuele Giuntella; nei prossimi giorni sono previste ulteriori iniziative.

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La vicenda di Vittorio Emanuele Anticoli, di Letizia Anticoli e di Angelo Di Porto è stata ricostruita grazie ad una ricerca condotta da Giovanni Battista Sguario, (cfr. “Viterbo-Auschwitz solo andata. La triste storia di tre ebrei viterbesi”, testo pubblicato nel 1999 nella rivista “Biblioteca e società” e per estratto in opuscolo); a seguito e su impulso del benemerito lavoro del dottor Sguario è stata collocata sul muro della casa in cui abitarono le tre vittime viterbesi della deportazione, in via della Verità, la lapide che le ricorda.

 

Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

 

Viterbo, 28 gennaio 2014

 

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.itcentropacevt@gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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