Morte di Mandela, lutto dell’Aics provincia viterbo

Il comitato provinciale AICS di Viterbo si unisce al lutto di tutti i popoli per la morte di

Nelson Mandela

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Anche l’Aics è in lutto per la morte di Nelson Mandela, il premio Nobel della pace, l’uomo simbolo del Sudafrica moderno che con le sue battaglie (e una trentina di anni di carcere) ha permesso di sconfiggere l’apartheid.

Una scomparsa pesantissima per tutto il mondo e per tutto lo sport come ricorda Carlo Alberto Calamandrei presidente dell’Aics Firenze:

“E’ una grave perdita ma Nelson Mandela resterà sempre come punto di riferimento per chi crede nei valori e nel ruolo dello sport. Proprio perché lo sport è stata una potente leva su cui Mandela ha fatto forza per fare del Sudafrica un paese unito, senza apartheid. Lo sport “ha il potere di cambiare il Mondo, di unire la gente. Lo sport può creare la speranza laddove prima c’era solo disperazione“. In questo aveva fede Mandela che, pochi anni dopo la sua scarcerazione, creò le condizioni per dare corpo a questo credo. E un passaggio importante, se non decisivo, di questa missione furono i Mondiali di rugby ospitati dal Sud Africa nel 1995, quando gli Springboks – odiati come simbolo tangibile delle discriminazioni dalla popolazione nera che tifava sempre per la nazionale avversaria – diventarono la squadra di tutti. Mandela sapeva che i suoi giocatori sarebbero stati quasi interamente bianchi ma voleva convincere i neri che quella maglia verde rappresentava la nazionale di tutti.

Così anche Nelson Mandela scese in campo, pochi minuti prima della finale vinta poi del Sudafrica per 15-12 contro gli All Blacks: con il cappellino e la maglia verde degli Springboks andò a salutare la squadra in uno stadio affollato di bianchi e, mentre stringeva le mani dei giocatori, dagli spati, prima timidamente, poi con un immenso coro, si levò un immenso: “Nelson! Nelson! Nelson! “.

Foto: rai.it

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