Un nuovo prestigioso riconoscimento alla drssa Antonella Litta

Nel ringraziare la dottoressa Antonella Litta per il lavoro che svolge a favore della salute di tutti e dell’ambiente per la pace e il rispetto dei diritti umani, desideriamo complimentarci con lei per l’ulteriore prestigioso Premio “Trotula de Ruggiero” istituito dalla Scuola medica salernitana, che le verrà consegnato il 25 novembre 2013 a Salerno.
Raimondo Chiricozzi presidente comitato provinciale AICS 

TROTULA DE RUGGIERO

di Paola Franz

La prima donna passata alla storia per le proprie idee innovative e moderne fu Trotula De Ruggiero. Nata a Salerno nella prima metà del secolo XI. Fu la più famosa delle “Mulieres Salernitanae”, le donne della Scuola Medica di Salerno, primo centro di medicina non controllato dalla Chiesa, lì la scienziata studiò e insegnò. Si occupò maggiormente della cura delle malattie delle donne, in rapporto alle diverse età e alla condizione di vita, come dimostrano le opere da lei scritte. I più importanti scritti di cui si ha notizia sono Passionibus Mulierum Curandorum conosciuto anche come Trotula maior (sulle malattie delle donne) e  De Ornatu Mulierum o Trotula minor  (sui cosmetici), un trattato sulle malattie della pelle e sulla loro cura. Il primo trattato era formato da sessantaquattro capitoli, ma mancano i primi dodici. L’opera contiene molto materiale interessante: i consigli per le levatrici, la scelta della nutrice, l’igiene della donna e l’alimentazione che deve seguire, il parto e il puerperio, i polipi dell’utero. Le sue opere vennero riconosciute come classici della scienza medica nelle scuole di medicina fino al XVI secolo.

Molti cercarono di copiarle ed attribuirsele, un suo discepolo nel 1544 raccolse e pubblicò con il suo nome i precetti di Trotula. Nel XIX secolo gli storici negarono e cancellarono l’esistenza di questa straordinaria donna dalla storia della medicina. La sua figura fu recuperata alla fine dell’ottocento. Ebbe idee per l’epoca veramente rivoluzionarie. Nei suoi trattati sottolineò l’importanza per la salute della prevenzione, dell’igiene, di una alimentazione equilibrata e dell’attività fisica. Le sue conoscenze spaziarono dalla dermatologia alla ginecologia, affrontando la sessualità con metodo scientifico e non moralistico, le problematiche legate ai rischi delle malattie sessuali, il controllo delle nascite, fu la prima a cercare le cause dell’infertilità anche negli uomini. Nel campo dell’ostetricia cercò nuovi metodi per rendere il parto meno doloroso.

 

Riportiamo qui sotto una nota del Centro di ricerca per la Pace e i Diritti umani ed alcune notizie sulla dr.ssa Antonella Litta

La dottoressa Antonella Litta il 25 novembre 2013 ricevera’ a Salerno
il prestigioso riconoscimento del Premio internazionale “Trotula de
Ruggiero”, attribuito annualmente a donne che si sono particolarmente
distinte nel campo della ricerca scientifica: conoscendo ed
apprezzando da anni l’attivita’ della dottoressa Litta, ed avendo
avuto occasione di collaborare con lei, esprimiamo la nostra gioia e
le rinnoviamo i sensi della nostra stima e gratitudine per il suo
straordinario operato in difesa di salute, ambiente, legalita’, pace e
diritti umani.

Il gruppo di lavoro su “La nonviolenza in Italia oggi”

Viterbo, 20 novembre 2013

Mittente: Gruppo di lavoro su “La nonviolenza in Italia oggi” c/o
“Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada
S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it, web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

IN OCCASIONE DELL’ATTRIBUZIONE DEL “PREMIO TROTULA” ALLA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA

 

Il 25 novembre la dottoressa Antonella Litta ricevera’ a Salerno il Premio Trotula che ogni anno viene attribuito a donne mediche “che si sono particolarmente distinte nel campo della ricerca scientifica”.

E’ il terzo prestigioso riconoscimento che la dottoressa Litta riceve quest’anno.

In marzo a Roma ha ricevuto il Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai “per l’impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita’ del territorio”.

In ottobre ad Arezzo ha ricevuto il riconoscimento della International Society of Doctors for the Environment con la motivazione “per la convinta testimonianza, il costante impegno, l’attenzione alla formazione e all’informazione sulle principali problematiche nell’ambito dell’ambiente e della salute”.

Riceve ora questo premio intitolato a Trotula de Ruggiero, medica, docente e trattatista dell’XI secolo che appartenne alla celebre Scuola medica salernitana; premio che viene consegnata nel giorno in cui si fa memoria di S. Caterina d’Alessandria, della Scuola medica salernitana patrona.

Colpisce la coincidenza temporale con la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” indetta dall’Onu appunto per il 25 novembre, coincidenza che evidenzia il nesso che gia’ piu’ volte rilevammo tra impegno per la salute, impegno per l’ambiente ed impegno per i diritti umani: tre ambiti in cui l’operato di Antonella Litta e’ semplicemente esemplare. E scrivevamo in occasione di un altro riconoscimento alla dottoressa Litta: “e’ opportuno sottolineare ancora una volta come la riflessione e l’impegno delle donne costituisca la corrente calda della nonviolenza in cammino, ovvero come dalla lotta delle donne scaturiscano valori, condotte e percorsi fondamentali per affermare ed inverare la dignita’ e i diritti di tutte e tutti; la solidarieta’ che riconosce, rispetta e libera; la comune responsabilita’ per la biosfera. Ed e’ altresi’ opportuno sottolineare ancora una volta anche come la lotta contro il femminicidio e la violenza sessuale, la lotta contro il maschilismo e il patriarcato, costituiscano impegni fondamentali ed ineludibili per tutte le persone e le esperienze impegnate per la pace, l’ambiente, la giustizia sociale, la solidarieta’, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la liberazione dell’umanita’ da ogni oppressione e violenza”.

Ed e’ assai significativa anche l’evocazione in questa circostanza della figura di Caterina d’Alessandria, sulla quale dalle vaghe notizie del martirologio il nostro amico Benito D’Ippolito ebbe a dedurre il testo che di seguito trascriviamo.

Alla dottoressa Litta, che da anni apprezziamo per il suo impegno nonviolento per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la legalita’ che salva le vite, la difesa della biosfera, va anche il nostro sentito ringraziamento; e per il prestigioso riconoscimento che ricevera’ il 25 novembre a Salerno ci e’ grato porgerle le nostre sincere congratulazioni.

 

Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

 

Viterbo, 21 novembre 2013

 

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it e centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l’attivita’ di medico di medicina generale a
Nepi (Vt). E’ specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa
attivita’ di ricerca scientifica presso l’Universita’ di Roma “la
Sapienza” e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu’
importanti studi scientifici italiani sull’interazione tra campi
elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa
rivista “Clinical and Esperimental Rheumatology”, n. 11, pp. 41-47,
1993. E’ referente locale dell’Associazione italiana medici per
l’ambiente (International Society of Doctors for the Environment –
Italia) e per questa associazione e’ responsabile e coordinatrice
nazionale del gruppo di studio su “Trasporto aereo come fattore
d’inquinamento ambientale e danno alla salute”. E’ referente per
l’Ordine dei medici di Viterbo per l’iniziativa congiunta Fnomceo-Isde
“Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un
ambiente salubre”. Gia’ responsabile dell’associazione Aires-onlus
(Associazione internazionale ricerca e salute) e’ stata organizzatrice
di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita’ di medico
volontario nei paesi africani. E’ stata consigliera comunale. E’
partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta’ locali ed
internazionali. E’ impegnata nell’Associazione nazionale partigiani
d’Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un
comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di
solidarieta’ concreta. Presidente del Comitato “Nepi per la pace”, e’
impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita’, alla
nonviolenza e al rispetto dell’ambiente. E’ la portavoce del Comitato
che si e’ opposto vittoriosamente all’insensato ed illegale
mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica,
archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che
s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come
rappresentante dell’Associazione italiana medici per l’ambiente
(Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento
delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della
popolazione dei comuni circumlacuali. E’ oggi in Italia figura di
riferimento nella denuncia della presenza dell’arsenico nelle acque
destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche
e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle
acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno
in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella
Litta e’ stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso
“Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai”. Il 18 ottobre 2013 ad
Arezzo in occasione delle settime “Giornate italiane mediche per
l’ambiente” le e’ stato conferito il prestigioso riconoscimento da
parte della “International Society of Doctors for the Environment” con
la motivazione “per la convinta testimonianza, il costante impegno,
l’attenzione alla formazione e all’informazione sulle principali
problematiche nell’ambito dell’ambiente e della salute”. Il 25
novembre 2013 a Salerno le verra’ consegnato il prestigioso Premio
“Trotula de Ruggiero”.

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