TOSSE OSTINATA O INFEZIONI ALLE VIE RESPIRATORIE? POTREBBE ESSERE L’ARSENICO NELL’ACQUA POTABILE

da saicosamangi

Dott.ssa Annamaria Acquaviva  (www.annamariaacquaviva.com) 

Nuovi studi dimostrano una tossicità già a dosi inferiori rispetto a quelle considerate tollerabili, presenti in acque di acquedotto e in molte acque minerali in commercio in Italia.

I vostri bambini hanno tosse ostinata, naso che cola o infezioni alle vie respiratorie? Queste ed altre patologie, ben più gravi, potrebbero essere dovute all’acqua che beviamo. Sì perché l’acqua contiene arsenico, un elemento che ha recentemente dimostrato una tossicità già a dosi inferiori a quelle considerate tollerabili: >10mg/l, secondo la direttiva corrente, presenti in tale concentrazione in acque di acquedotto come in molte acque minerali in commercio in Italia. 

L’arsenico è un elemento chimico presente nell’ambiente in varie forme organiche e inorganiche, nel suolo e sottosuolo; si insinua nelle acque sotterranee, con conseguente contaminazione della catena alimentare. La sua tossicità è da tempo nota a dosi elevate: nel 2004 l’Agenzia Internazionale sul Cancro, anche grazie agli studi riportati nella monografia “L’Arsenico nell’acqua potabile”, ha classificato l’arsenico comecancerogeno di primo livello, cioè sicuramente cancerogeno per l’uomo.

Ora gli scienziati segnalano rischi per la salute a livelli sempre più bassi. Nel mese di luglio, i ricercatori dell’Università di Chicago hanno scoperto che i residenti del Bangladesh, cronicamente esposti ad arsenico di soli 19 parti per miliardo, hanno mostrato segni di ridotta funzionalità polmonare. L’autore principale dello studio è il direttore del Centro per l’Epidemiologia e Prevenzione del Cancro presso l’Università di Chicago, il dottor Habibul Ahsan. Lo studio a lungo termine, che riguarda la relazione tra arsenico e salute in Bangladesh, ha attualmente 30.000 iscritti; nel 2010, lo scienziato ha riferito che il 24 per cento di tutte le morti per malattie croniche, relative al suo studio di popolazione, potrebbero essere attribuite all’ingestione di acqua contaminata da arsenico.

All’esposizione cronica a basse dosi di questo elemento sono stati imputati non solo in problemi respiratori in bambini e adulti, ma anche inpatologie cardiovascolari, diabete e tumori della pelle, della vescica e del polmone.
Inoltre è stata dimostrata la capacità di interferire con la soppressione di ormoni glucocorticoidi – motivo per cui l’esposizione all’arsenico è stata collegato a una serie di tumori maligni – e con la normale funzione delle cellule immunitarie. Danneggia le cellule polmonari e provoca l’infiammazione delle cellule cardiache.

Pertanto i ricercatori hanno iniziato una diffusa rivalutazione dei livelli arsenico nell’influenza sulla salute pubblica non solo nell’acqua, ma anche nella catena alimentare. Su richiesta della Environmental Protection Agency, la National Academy of Sciences ha iniziato una revisione intensiva dei rischi arsenico .

E in Italia?  L’Istituto Superore di Sanità nel dossier del 5 Aprile – Acque potabili, il punto sull’arsenico – ha illustrato l’attività di monitoraggio e le misure di sicurezza attuate in risposta all’allarme suscitato nei mesi scorsi dalla riscontrata presenza di arsenico e fluoro oltre la soglia consentita nel viterbese e in altri comuni italiani.

Starà alle autorità competenti valutare se modificare le soglie di allerta, una volta giunti a conclusioni definitive.

Fonti:

http://temi.repubblica.it/UserFiles/limes/File/tabella_limiti_concentrazioni.pdf

http://temi.repubblica.it/UserFiles/limes/File/Analisi_Acque_Minerali.pdf

http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736%2810%2960481-3/fulltext

http://well.blogs.nytimes.com/2013/09/20/the-arsenic-in-our-drinking-water/?_r=0

http://www.iss.it/pres/index.php?id=1331&lang=1&tipo=6

Immagine: www.amiacque.it

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