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La commissione europea per l’ambiente, dopo la notizia diramata dal centro meteorologico del nord atlantico NOAA, relativa al drammatico fatto di aver superato a luglio di quest’anno le 400 ppm ( parti per milione ) della CO2 nell’atmosfera ( gas serra ), ha diramato a tutti i Paesi membri dell’UE una nota per invitarli ad avviare serie politiche per la mitigazione climatica, al fine di limitare i futuri rischi meteo prodotti dall’eccessivo cambiamento climatico. Ovviamente tra le precauzioni per ridurre la presenza della CO2 nell’atmosfera, c’è l’invito a piantare più alberi possibili e limitare il taglio degli stessi, soprattutto se non rientrano tra le piante industriali, vedi i pioppi. Tutto bene fin qui, anzi molti comuni virtuosi europei e italiani hanno iniziato a progettare nuovi spazi verdi dotandoli di alberi capaci di sottrarre anidride carbonica all’aria. In controtendenza invece ancora una volta il viterbese, dove invece di piantare alberi si tagliano e questo sta accadendo nelle zone a ridosso del lago di Vico. Da qualche giorno, infatti, sono iniziati tagli di alberi di medio ed alto fusto, quasi tutte querce in ottima salute e qualche faggio, lungo la strada provinciale Valle di Vico tra il bivio per la strada che si raccorda con la SS 2 Cassia prima di Cura di Vetralla e la continuazione verso San Martino al Cimino. Soci di Accademia Kronos, su segnalazione di cittadini di Viterbo, sono corsi sul posto per verificare lo scempio in atto. Hanno così chiesto a chi stava tagliando gli alberi se erano autorizzati e da chi, questi hanno risposto che ad autorizzarli era stato il comune di Ronciglione e che, oltre tutto, l’ordine era venuto dalla stessa prefettura di Viterbo. Alla successiva domanda per quale motivo era stato ordinato il taglio di queste magnifiche querce, la risposta è stata: “perché erano pericolose alla viabilità”. Grazie per l’attenzione Filippo Mariani di Accademia Kronos
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