L’ente nazionale di unificazione UNI: queste le norme tecniche per una scuola sicura

Banchi, sedie, lavagne, cattedre e illuminazione. Dentro le aule scolastiche tutto deve essere rigorosamente sicuro e a norma. E così, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, l’UNI, l’Ente Nazionale di Unificazione, ripropone tutte le norme tecniche che indicano i requisiti che gli arredi scolastici e dei sistemi di illuminazione. Si va dalla UNI EN 1729 che descrive le caratteristiche di banchi e sedie alla UNI 4856 dedicata alle cattedre. I bordi del sedile, dello schienale e dei braccioli delle sedie che vengono a contatto con l’utilizzatore, ad esempio,  devono essere arrotondati con un raggio minimo o uno smusso di 2mm. Le superfici devono essere lisce, le estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti. Ogni sedia o banco “a norma” deve superare una serie di prove di laboratorio tra le quali quelle di stabilità, di resistenza, di durata e d’urto.

In relazione all’altezza dello studente (da 80 cm per i bambini fino ai due metri per i ragazzi), le norme assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie “taglie”. In questo modo le norme intendono favorire l’adozione di una corretta postura contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che ormai trascorrono gran parte della loro giornata a scuola.

Per una corretta postura, la norma prescrive che lo schienale debba avere un’inclinazione compresa tra i 95° e i 110°, questo indipendentemente dalla statura dello studente.

Cattedre – UNI 4856

Esiste una norma specifica anche per i docenti: si tratta della UNI 4856 che stabilisce i requisiti di stabilità, resistenza e durabilità e i relativi metodi di prova per cattedre e sedie destinate agli insegnanti.

Oltre a tali requisiti la norma prende anche in considerazione quelli delle superfici dei componenti metallici (ad esempio la resistenza alla corrosione), i requisiti delle parti mobili (ad esempio la durata e la resistenza delle guide dei cassetti) e i requisiti dei pannelli a base di legno (ad esempio le emissioni di formaldeide).

Lavagne – UNI EN 14434

Le lavagne rientrano nel campo di applicazione della norma UNI EN 14434 che riguarda tutte le “superfici verticali di scrittura”. La norma ha l’obiettivo di prevenire lesioni gravi durante il normale utilizzo delle lavagne: per questo motivo specifica, ad esempio, che:

– nessuna parte della superficie verticale deve costituire un potenziale pericolo per l’utente;

– la superficie deve essere tale da evitare danni agli indumenti e macchie durante l’utilizzo;

– tutti i bordi e gli angoli accessibili devono essere arrotondati;

– tra le varie parti della lavagna che si muovono in relazione l’una all’altra deve esserci sempre una distanza di sicurezza che deve essere meno di 8 mm o più di 25 in ogni posizione durante il movimento.

Le lavagne “a norma” vengono sottoposte a prove per verificarne l’attitudine alla scrittura e alla cancellazione, la resistenza all’abrasione, alla graffiatura, all’urto e alla macchiatura.

Le lavagne oltre ad essere sicure devono anche essere facili da usare, la UNI EN 14434 fornisce alcuni requisiti ergonomici, come ad esempio il posizionamento di comandi e maniglie. Infine la norma stabilisce la documentazione che deve accompagnare questi prodotti come, ad esempio, le istruzioni per il montaggio e l’installazione.

Illuminazione – UNI 10840

La UNI 10840 elenca i criteri generali per l’illuminazione artificiale e naturale delle aule e di altri locali scolastici, in modo da garantire condizioni che soddisfino il benessere e la sicurezza degli studenti e degli altri utenti della scuola. I locali scolastici vengono utilizzati prevalentemente durante le ore diurne, perciò la UNI 10840:2007 fornisce le prescrizioni generali sia per l’illuminamento artificiale sia per l’illuminazione naturale.

Per i livelli di illuminamento e le prescrizioni generali sull’illuminazione artificiale la norma fa ampio riferimento anche ad un altro documento normativo: la UNI EN 12464-1:2004 “Luce e illuminazione- Illuminazione dei posti di lavoro – Posti di lavoro in interni”.

Tale norma prevede che i requisiti illuminotecnici debbano soddisfare tre esigenze fondamentali:

 

  • il comfort visivo, cioè la sensazione di benessere percepita

  • la prestazione visiva, cioè la possibilità da parte degli studenti/lavoratori di svolgere le proprie attività anche in condizioni difficili e al lungo nel tempo

  • la sicurezza, cioè la garanzia che l’illuminazione non incida negativamente sulle condizioni di sicurezza degli studenti.

Va ricordato che tra i principali parametri che caratterizzano l’ambiente luminoso in relazione alla luce artificiale e a quella diurna ci sono la distribuzione delle luminanze, la direzione della luce, la sua variabilità, la resa dei colori, l’abbagliamento e lo sfarfallamento.

da helpconsumatori.it

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