Bracciano: dal 12 al 14 settembre seconda edizione de “Il Gusto della memoria”

da lagone.it di Barbara Conti  

Si terrà il 12-13-14 settembre, presso l’Archivio storico di Bracciano, la seconda edizione de “Il Gusto della memoria”, un Festival che vuole ricostruire la memoria storica di Bracciano e dintorni tramite filmati d’epoca, pellicole amatoriali “ristrutturate”, a cui è stata data nuova vita e che hanno permesso di riscoprire giochi, tradizioni, usi, costumi d’epoca, di ritrovare persone scomparse di cui erano state perse le tracce, di rivivere eventi in presa diretta, come tornando indietro nel tempo con una macchina che riporti lo spettatori direttamente a quei tempi, quasi fosse lì a viverli in prima persona sulla propria pelle. Con un lavoro arduo, di pregnante portata storico-culturale, messo in campo dall’Associazione “Come eravamo”, dall’Archivio di cinema amatoriale “nosarchives.com” creato da Suricata srl e dal portale di critica cinematografica “cinema italiano.info”.

Questa seconda edizione riscuote un successo particolare date le difficoltà economiche che rendono complicato fare programmazione e progettare un palinsesto culturale che dia un’offerta di eventi di spessore, ha spiegato l’assessore alle Politiche culturali di Bracciano, Gianpiero Nardelli. Diventato tanto più rilevante poiché ha dato modo di “riscoprire usanze antiche, ma soprattutto di interagire con giovani studenti”, permettendo loro di scoprire un’arte quasi “sconosciuta” quale quella cinematografica del filmato amatoriale. Affinché la pellicola non sia più solo un semplice pezzo di plastica, ma torni ad animarsi di tutto il significato emotivo e di testimonianza storica autentica. Via la polvere sostituita da sentimenti, dai colori della vita che racchiude in sé, dunque. Questo un aspetto centrale su cui ha insistito Cecilia Pagliarani, direttrice di nosarchives.com. Probabilmente senza l’impegno dei 28 ragazzi del Liceo Vian coinvolti, venuti da tutta Italia (grazie al connubio di Università quali “La Sapienza” e la “Luiss”), il risultato non sarebbe stato lo stesso. E le premiazioni del concorso “Comeravamocontest” avverranno anche sulla base di questo spirito di recupero della memoria attraverso il cammino intrapreso in un percorso sconosciuto che ha aperto nuovi orizzonti su una realtà che rischiava di rimanere nell’oscurità, rimossa e rinchiusa in quattro pareti di cantine, soffitte o bauli, di cui nessuno avrebbe saputo l’esistenza. Si è recuperato un patrimonio collettivo non più solo individuale, che non si deve avere timore di rendere pubblico, è l’appello di Mark Kleidman (esperto ricercatore di Archivi).

E la mancanza di fondi non è una scusante che possa reggere, né un limite invalicabile. La volontà può portare micro festival quali quello di Pesaro (e per quale motivo non quello de “Il gusto della memoria” di Bracciano?) a diventare degli importanti appuntamenti fissi che richiamano gente da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero; oppure il Giffoni Festival, giunto alla 34^ edizione ed approdato anche in Qatar. 
Ed a credere nel progetto di Cecilia e Mark de “Il Festival del Gusto”, spiega Luca Polizzano, coordinatore IncubatoreBIC Lazio di Bracciano, è stato l’Istituto Luce che ha voluto avvalersi della collaborazione di Suricata, che stava per chiudere. E si vuole proseguire, sull’onda di questi segnali positivi, per giungere a realizzare una sede fissa di Archivio dove sistemare i filmati amatoriali d’epoca, annuncia Nardelli. Affinché ci sia una presenza fisica fissa a testimonianza di un luogo dove mantenere la memoria storica, obiettivo che viene ricercato scrupolosamente poiché memoria non è solamente passato, ma è presente ed è futuro: da lì possono venire segnali per la costruzione futura delle città, di Bracciano e dintorni, in una forma più ecosostenibile, più corrispondente alla reale conformazione originaria delle stesse. 

Un modo, inoltre, per riscoprire vecchie arti, ma apprendere anche nuovi mestieri o rivisitare gli antichi attualizzandoli grazie alle nuove tecnologie. Non a caso il concorso internazionale “Comeravamo Contest” è articolato in 3 sezioni: fiction, documentari, advertising. Quest’ultimo è un mezzo per costruire pubblicità per promuovere prodotti fittizi su ambientazioni mondiali. Ad arricchire le testimonianza portate da gente che hanno vissuto personalmente la sorpresa entusiasmante di ritrovare le proprie origine tramite filmati d’epoca o di rivivere l’inaugurazione del “Padre Pio” o altri eventi eclatanti. Semplici pellicole in grado di unire tutte le generazioni: dai giovani, agli anziani (importante il lavoro con il Centro anziani) per ricordare chi sia era. O, come si suole dire, per non dimenticare.

 



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