da lacitta.eu
Giovagnoli sulle polemiche per lo stop del palio |
Mercoledì 21 Agosto 2013 23:35 |
Le corse a vuoto sono un atto di inciviltà e di crudeltà verso animali innocenti, pacifici ed intelligenti come i cavalli. Mauro Galeotti
Le immagini sono cruente, ma se non si vede la sofferenza e la morte di un cavallo innocente, quando mai si capirà l’orrore della corsa? Quando mai termineranno i palii con la corsa dei cavalli compreso quello di Siena?
Vergogna assoluta!!!
Ronciglione CRONACA “Ora come ora, il Comune sta affrontando problemi più gravi della ripresa delle corse a vuoto”. Il sindaco Alessandro Giovagnoli mette a tacere le polemiche sullo stop alla storica tradizione ronciglionese. “Per Ronciglione e i ronciglionesi, sindaco in testa, è difficile rassegnarsi a perdere una manifestazione che è la storia stessa di Ronciglione”. Ma proprio sul nodo corse a vuoto, il Comune rischia grosso. Al processo in corso per la morte della cavalla Tiffany, infatti, si aggiunge il procedimento dinanzi al Tar. Che per Giovagnoli è “a dir poco preoccupante”. “Tramite l’avvocatura dello Stato – informa il sindaco – il ministero della Salute ha chiesto al Comune qualcosa come 500mila euro più interessi e spese legali (attualmente circa 570mila euro) per danno di immagine. Un salasso per Ronciglione: in caso di soccombenza saremmo costretti a dichiarare il dissesto finanziario e a tassare le famiglie ronciglionesi, che dovrebbero pagare tra i 250 e i 300 euro ciascuna”. Per il sindaco, aspettare l’esito della causa prima di impegnarsi nella ripresa delle corse è una questione di buon senso. Ma soprattutto di priorità. “Se qualcuno pensa di lenire la propria delusione dovuta alla sospensione del Palio accusandoci di inefficienza, lo faccia pure – afferma Giovagnoli -. Non ci sfiora neppure l’idea di essere paurosi o inefficienti. Semmai siamo angosciati dall’impotenza di fronte a tanti altri più gravi problemi quotidiani, come la messa a norma delle scuole, la potabilizzazione dell’acqua, la disoccupazione e la disperazione di tante persone che si rivolgono a noi perché hanno perso il lavoro e non hanno nemmeno di che mantenere la famiglia. Vorremmo andare incontro a tutti, ma con la crisi che c’è, mancano i fondi. E di fronte a certe emergenze, seppur a malincuore, le corse a vuoto passano in secondo piano”. Poi, un messaggio diretto agli appassionati del palio, che il sindaco invita a un esame di coscienza. “In mezzo a questa crisi e al marasma dei problemi che ci affliggono, c’è ancora qualche “fortunato” che ha l’unica preoccupazione di fare le corse, senza chiedersi se la loro interruzione lo abbia coinvolto come spettatore o piuttosto come protagonista. A questi “fortunati” voglio dire che in questo particolare momento, a fronte del desiderio di riprendere una manifestazione simbolo della nostra storia, è moralmente più giusto dare certezze alla popolazione, impegnandosi a evitare dissesti finanziari e ulteriori tasse, per non appesantire con altre tasse le famiglie”.
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