AMBIENTE: AICS, OGGI VOTO D’APPELLO SU AUTORIZZAZIONE MAIS SMARTSTAX

11 Luglio 2013 CON DUBBI SU SICUREZZA ANCORA IRRISOLTI E NUOVI TEST NEGATIVI.
da viniesapori 

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“Sono ancora senza riscontro i dati presentati da Monsanto all’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e che rivelerebbero gravi carenze nella valutazione del rischio del mais gm “SmartStax”” Lo ha dichiarato Andrea Nesi coordinatore nazionale della Commissione Ambiente di AICS sulla base di quanto denunciato da Testbiotech, ong tedesca che promuove la ricerca e il dibattito sulle biotecnologie, in un dossier basato su documenti ottenuti in via confidenziale già nel gennaio 2011.

“Secondo il rapporto, rilanciato all’epoca in Italia dalla Fondazione diritti genetici, i test del produttore sono insufficienti a garantire la sicurezza del mais per la salute umana e animale. Ad esempio, gli effetti provocati dalla combinazione delle sei proteine insetticide prodotte nella pianta sono stati valutati solo sugli insetti predatori, mentre i controlli indipendenti hanno evidenziato notevoli variazioni nel contenuto delle tossine insetticide in diverse condizioni ambientali. Mancano dati, inoltre, sulle possibili conseguenze dovute ai residui dei due erbicidi abbinati al mais, il glufosato e il glufosinato, mentre gli studi nutrizionali sono insufficienti e, in ogni caso, condotti solo sui polli” Continua Nesi

“Oggi il voto della commissione d’appello deciderà sulla delicata questione. In tempo utile il think-tank di Testbiotech ha inviato una lettera al Commissario Borg (testo in calce) segnalando che alcuni scienziati in Australia hanno alimentato maiali con una miscela di mais geneticamente modificato e riscontrato effetti significativi sulla loro salute. E dunque Testbiotech è del parere che i nuovi test rendano necessario arrestare il processo di autorizzazione”

“Insomma, ancora una volta, decisioni che passano sopra le nostre teste, con attività di testing e sperimentazione controverse di cui la politica sembra non avere contezza. Sono mesi che il Parlamento italiano, tutto (a parole) concorde, non riesce a mettere un punto, seppur provvisorio, alla semina di OGM in Italia invocando la clausola di salvaguardia del territorio. Non possiamo più attendere un minuto di più e, una volta approvata la misura, dobbiamo passare all’attacco, chiedendo più rigore nei test e più trasparenza riguardo eventuali e/o potenziali conflitti d’interesse intorno ai processi autorizzativi delle sementi OGM. A partire dall’EFSA” Conclude Nesi.

Il testo della lettera indirizzata al commissario BORG
http://www.stopthecrop.org/news/block-vote-about-toxic-maize-food-imports
I TEST
http://www.testbiotech.de/en/smartstax

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